Bonus asilo nido, le nuove istruzioni dell'INPS per le famiglie

Bonus asilo nido - Foto di Yan Krukau da PexelsArrivano dall'INPS i nuovi dettagli operativi a proposito del bonus asilo nido, il contributo che in base all'ISEE minorenni può arrivare fino a 3.600 euro. Dal 2026 si semplificano le procedure per fare domanda, mentre per quest'anno è stato avviato il riesame per servizi educativi e spazi gioco.

Bonus nuovi nati 2025, più tempo per l'invio delle domande all'INPS

Istituito dalla legge di Bilancio 2017, il bonus asilo nido consiste in un contributo di sostegno al reddito con il quale è possibile pagare da un lato le rette per la frequenza di asili nido; dall'altro le forme di assistenza domiciliare in favore di bambini sotto i tre anni d'età con gravi patologie.

Con la circolare n. 123/2025, arrivano le istruzioni sulle ultime novità approvate con la legge di conversione del decreto Economia (DL n. 95/2025). A partire dal 2026, si potrà presentare una sola domanda per il sussidio, con la possibilità di confermare ogni anno la richiesta per ottenere i rimborsi. In attesa di questa semplificazione, per il 2025 l'Istituto ha avviato il riesame delle domande già presentate per servizi educativi e spazi gioco, superando la precedente applicazione più restrittiva.

Cos'è e chi può richiedere il bonus asilo nido?

I genitori di figli nati, adottati o affidati possono richiedere, anzitutto, l'incentivo per sostenere le spese relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati. In questo caso si tratta di un rimborso per le rette effettivamente pagate e per le quali è stata effettuata la prenotazione dei fondi a disposizione tramite domanda,

L'incentivo interessa anche i genitori di bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie, per i quali è previsto un sussidio per l'assistenza domiciliare. In qiesto caso si tratta un contributo erogato dall'INPS in un’unica soluzione.

In tutti i casi la domanda può essere presentata dal genitore di un minore nato o adottato in possesso dei seguenti requisiti: 

  • essere cittadino italiano, di uno Stato membro dell'Unione europea o avere un permesso di soggiorno valido;
  • residenza in Italia;
  • relativamente al contributo asilo nido, il genitore richiedente deve essere colui che sostiene il pagamento della retta e deve far parte del nucleo familiare del minore;
  • relativamente al contributo per forme di assistenza domiciliare, il richiedente deve avere la stessa residenza del figlio.

Possono presentare domanda anche:

  • stranieri apolidi, rifugiati politici o titolari di protezione internazionale equiparati a cittadini italiani;
  • titolari di Carta blu "lavoratore altamente qualificato";
  • lavoratori autonomi titolari di permesso, per il quale l’inclusione tra i potenziali beneficiari è motivata dalla circostanza che la norma non discrimina il lavoro autonomo da quello dipendente;
  • persone in possesso dei seguenti permessi: lavoro subordinato di durata almeno semestrale; lavoro stagionale di durata almeno semestrale; assistenza minori; protezione speciale; casi speciali; permesso di soggiorno per protezione temporanea rilasciato alle persone provenienti dall’Ucraina.

ISEE minorenni e importi del bonus nido 2025

Il valore del bonus asilo nido viene calcolato in base all’ISEE minorenni, cioè una dichiarazione che viene utilizzata per richiedere alcune prestazioni INPS in favore dei minori, ed è parametrato secondo i tre seguenti scaglioni:

  • ISEE minorenni fino a 25mila euro: 3.000 euro di bonus (ovvero 272,73 euro quale importo massimo mensile erogabile);
  • ISEE minorenni da 25mila a 40mila euro: 2.500 euro di bonus (227,27 euro quale importo massimo mensile erogabile);
  • ISEE minorenni da 40mila euro in su: 1.500 euro di bonus (136,37 euro quale importo massimo mensile erogabile).

In linea con le novità inserite nell'ultima legge di Bilancio, l’importo massimo arriva a 3.600 euro per le famiglie che rispondono ai seguenti requisiti:

  • si richiede l’agevolazione per un figlio nato dopo il 1° gennaio 2024;
  • il valore di ISEE non supera i 40mila euro.

Sempre per effetto delle novità introdotte dalla Manovra 2025, quest’anno è prevista l’esclusione delle somme ricevute a titolo di assegno unico per i figli carico dal calcolo dell’ISEE.

Come precisato dall’INPS nella circolare n. 60/2025, è inoltre necessario tenere conto del parametro della scala di equivalenza utilizzato per il calcolo dell’ISEE.

In assenza dell'indicatore valido, o qualora il bonus venga richiesto dal genitore che non fa parte del nucleo familiare del minorenne, verrà conteggiata la rata spettante in misura non superiore a euro 1.500 annui (136,30 euro mensili). In caso di presentazione successiva di un ISEE minorenni valido, però, a partire da tale data, verrà calcolato e corrisposto l’importo maggiorato.

Al destinatario dell’incentivo verrà comunque destinata solo la cifra pari al costo della scuola per l'infanzia o all'assistenza domiciliare, anche se questa dovesse essere inferiore all’importo del bonus. Il rimborso, comunque, non potrà mai superare la retta pagata.  Bisogna inoltre ricordare che la prestazione non è cumulabile con la detrazione fiscale per la frequenza degli asili nido.

La somma - che si può ricevere tramite bonifico o sotto forma di accredito sul conto corrente o bancario - viene erogata mensilmente in caso di bonus nido, e una tantum per le forme di supporto presso la propria abitazione. 

Bonus asilo nido 2025: come fare domanda 

A partire dal 25 marzo, il genitore che sostiene l’onere delle spese ha potuto presentare domanda, indicando le mensilità relative ai periodi di frequenza scolastica compresi tra gennaio e dicembre 2025. La scadenza per l'invio dell'istanza è fissata entro il 31 dicembre 2025 esclusivamente online sul portale dell'INPS - sezione "Bonus nido e forme di supporto presso la propria abitazione" - o tramite gli enti di patronato, utilizzando i servizi offerti gratuitamente dagli stessi. 

Il caricamento della documentazione relativa alle mensilità fruite per la liquidazione del contributo, invece, deve avvenire al massimo entro il 30 aprile 2026. Come specifica l’INPS nel messaggio n. 1014/2025, le domande sono lavorate a partire dal 2 aprile. 

Il contributo verrà erogato fino a un massimo di 11 mensilità solo dietro presentazione delle ricevute corrispondenti ai pagamenti delle rette dell'asilo nido o dell'assistenza domiciliare. 

Invece, per quanto riguarda la domanda di contributo per l’introduzione di forme di supporto domiciliare, questa deve essere presentata dal genitore convivente con il figlio per il quale è richiesta la prestazione e deve essere accompagnata da un’attestazione rilasciata dal pediatra di libera scelta, che dichiari per l’intero anno l’impossibilità del bambino a frequentare gli asili nido in ragione di una grave patologia cronica.

Nella circolare n. 60 del 20 marzo 2025, l’INPS fornisce ulteriori chiarimenti, tra cui:

  • per i bambini che compiono tre anni nel corso dell'anno di presentazione della domanda è possibile richiedere il rimborso delle sole mensilità comprese tra gennaio e agosto;
  • la documentazione completa relativa alle mensilità fruite per la liquidazione del contributo deve essere allegata tassativamente entro il 30 aprile 2026.

Infine, lo stesso Istituto specifica che "in sede di prima applicazione, per il solo anno 2025, per la richiesta di contributo asilo nido relativo ai mesi da gennaio 2025 ad aprile 2025, per i pagamenti effettuati entro il 31 marzo 2025, oltre ai documenti di pagamento definiti con la circolare n. 60/2025 possono essere allegati anche i documenti ritenuti validi nel 2024, ossia la ricevuta, la fattura quietanzata, il bollettino bancario o postale o, per gli asili nido aziendali, l’attestazione del datore di lavoro o dell’asilo nido dell’avvenuto pagamento della retta o della trattenuta in busta paga contenente le seguenti informazioni: denominazione e partita IVA dell’asilo nido, nome, cognome o codice fiscale del minore, mese di riferimento, estremi del pagamento o quietanza di pagamento, nome, cognome e codice fiscale del genitore che sostiene l’onere della retta".

Quali sono le strutture ammesse al bonus asilo nido 2025?

A proposito del bonus asilo nido 2025, la legge di conversione del DL Economia (DL n. 95/2025) ha ridefinito il profilo di applicazione dell’agevolazione, fornendo un quadro più chiaro delle strutture che danno diritto al rimborso e ampliando il raggio d'azione inizialmente tracciato con la circolare INPS n. 60/2025. 

Quindi, coerentemente con il provvedimento normativo, la circolare INPS n. 123 del 5 settembre 2025 ha confermato che si può ottenere la compensazione delle rette per la frequenza di:

  • nidi e micronidi;
  • sezioni primavera;
  • servizi integrativi che concorrono all’educazione e alla cura dei bambini, "segnatamente spazi gioco e servizi educativi in contesti domiciliari, abilitati all’esercizio delle predette attività secondo le rispettive legislazioni regionali".

Al contrario, il bonus asilo nido non può essere richiesto per la frequenza di centri per bambini e famiglie, che accolgono bambini nei primi di mesi di vita con un adulto accompagnatore. Escluse, inoltre, le spese sostenute per servizi all'infanzia diversi da quelli forniti dagli asili nido (ad es. ludoteche, spazi gioco, spazi baby, pre-scuola, dopo-scuola).

Alla luce delle novità, come viene spiegato dall'INPS, "le Strutture dell’Istituto, con riferimento alle domande presentate per l’anno 2025, definiscono le istruttorie in corso e le richieste di riesame e procedono, altresì, in presenza dei descritti presupposti all’accoglimento in autotutela delle domande respinte in precedenza sulla base delle indicazioni contenute nel paragrafo 3 della citata circolare n. 60/2025.”

Bonus asilo nido 2026, le istruzioni INPS

Oltre alle delucidazioni circa le tipologie di strutture ammissibili e la procedura di riesame delle domande 2025, la circolare n. 123/2025 dell'INPS fornisce anche delle importanti informazioni circa le modalità di accesso al bonus asilo nido 2026.

A partire dal 1° gennaio del prossimo anno non sarà più necessario presentare una nuova domanda ogni anno per il bonus asilo nido. Come specifica l’Istituto, le richieste inoltrate dai genitori "producono effetti per l’anno solare di riferimento e per gli anni successivi fino al mese di agosto dell’anno del compimento dei 3 anni di età del bambino".

Negli anni successivi alla prima domanda, i genitori interessati dovranno semplicemente accedere al servizio online dedicato al bonus asilo nido per confermare la richiesta. Basterà indicare per quali mensilità si chiede il contributo (fino a un massimo di 11 mesi) e caricare la ricevuta di pagamento di almeno una retta.

“Nel caso dei soli asili nido pubblici che prevedono il pagamento delle rette posticipato rispetto al periodo di frequenza, per la prenotazione delle risorse è possibile allegare la documentazione da cui risulti l’iscrizione o l’avvenuto inserimento in graduatoria del bambino”, ha aggiunto l’INPS.

La stessa procedura vale per i genitori che chiedono il bonus per l'assistenza domiciliare di bambini con gravi patologie croniche. In questo caso, sarà necessario specificare l’ulteriore annualità per la quale viene richiesto il contributo e allegare un’attestazione del pediatra che certifichi l'impossibilità del bambino di frequentare le strutture educative a causa della sua condizione.

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