Semestre europeo 2025, cosa prevede il pacchetto di primavera
La Commissione europea ha reso noto il pacchetto di primavera del Semestre europeo 2025, nel quale si analizzano le principali sfide economiche e sociali in UE, offrendo orientamenti strategici agli Stati membri per rafforzare la competitività, la prosperità e la resilienza. Da notare che, per la prima volta si ricorre anche alla clausola di salvaguardia nazionale prevista dal Patto di stabilità e crescita.
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Il pacchetto di primavera del semestre europeo 2025 include una serie di raccomandazioni specifiche per paese, oltre a promuove riforme e investimenti in linea con le priorità dell'UE. Bruxelles ha precisato in una nota che "gli orientamenti politici presentati si collocano in un contesto commerciale e di sicurezza particolarmente volatile".
Secondo quanto affermato dal commissario per l'economia, Valdis Dombrovskis, le priorità del pacchetto "di quest'anno possono essere riassunte in due parole: competitività e sicurezza. In effetti, questo ci riporta alle basi del progetto europeo: pace e prosperità. Sebbene l’obiettivo principale del semestre europeo rimanga la sostenibilità di bilancio e la stabilità macroeconomica, esso è anche un meccanismo fondamentale per coordinare la nostra spinta comune a favore della competitività, della sicurezza, della resilienza e della prosperità sostenibile”.
Il pacchetto di primavera segna anche la prima valutazione dei progressi compiuti dagli Stati membri nell’ambito del quadro di governance economica revisionato e dei loro piani strutturali di bilancio. Come si legge in una nota dell'Esecutivo, "nel contesto delle crescenti sfide in materia di sicurezza, per la prima volta si ricorre anche alla clausola di salvaguardia nazionale prevista dal patto di stabilità e crescita" per "facilitare la transizione verso livelli più elevati di spesa per la difesa, salvaguardando nel contempo la sostenibilità di bilancio".
Cosa prevede il pacchetto di primavera del semestre europeo 2025?
Il pacchetto primaverile del semestre europeo 2025 include:
- una comunicazione sugli elementi principali del pacchetto di primavera del semestre europeo;
- le relazioni nazionali che individuano le principali sfide economiche, occupazionali e sociali degli Stati membri che incidono sulla competitività e sulla prosperità;
- le raccomandazioni specifiche per paese fronte azioni politiche volte a far fronte alle esigenze di riforme e investimenti;
- una relazione che esamina le ragioni del superamento del valore di riferimento del deficit del 3% del PIL per 4 Stati membri;
- le proposte di raccomandazioni del Consiglio sull'attivazione della clausola di salvaguardia nazionale per 15 Stati membri;
- il parere della Commissione UE sul documento programmatico di bilancio del Belgio;
- una proposta di raccomandazione del Consiglio sul piano a medio termine per la Lituania;
- le relazioni sulla sorveglianza post-programma per cinque Stati membri (Grecia, Spagna, Portogallo, Cipro e Irlanda);
- una proposta per il rinnovo degli orientamenti per le politiche occupazionali degli Stati membri.
Le relazioni per paese 2025
Le relazioni per paese 2025 valutano gli sviluppi economici, occupazionali e sociali in ciascuno Stato membro, in linea con le priorità stabilite nella Bussola per la Competitività. In particolare, gli Stati membri sono incoraggiati a rafforzare la loro competitività colmando il divario in materia di innovazione, promuovendo la decarbonizzazione in linea con il patto per l'industria pulita, riducendo le dipendenze eccessive, aumentando la sicurezza e la resilienza, anche sviluppando capacità di difesa e promuovendo competenze e posti di lavoro di qualità, garantendo nel contempo l'equità sociale. Per sostenere la competitività in tutti i settori, la Competitiveness Compass definisce cinque fattori abilitanti orizzontali che si riflettono anche nelle raccomandazioni specifiche per paese, adattate a ciascuno Stato membro.
Le relazioni per paese di quest'anno fanno inoltre il punto sull'attuazione dei piani per la ripresa e la resilienza e dei programmi della politica di coesione. Con la fine del dispositivo per la ripresa e la resilienza nel 2026, un'attuazione rapida e mirata è essenziale e la maggior parte degli Stati membri deve accelerare i progressi.
Parallelamente, la Commissione europea ha pubblicato oggi una comunicazione sul dispositivo per la ripresa e la resilienza verso il 2026, per fornire orientamenti agli Stati membri su una chiusura agevole ed efficace dello strumento. Bruxelles cerca inoltre di accelerare l'attuazione della politica di coesione, concentrandosi sulle priorità strategiche della revisione intermedia.
Tenendo conto degli obiettivi politici dell'UE, le raccomandazioni specifiche per paese di quest'anno forniscono orientamenti adeguati alle esigenze specifiche di ciascuno Stato membro. Esse riflettono la portata e l'urgenza dell'azione richiesta, in tre settori chiave:
- la politica di bilancio, comprese le riforme volte ad aumentare l'efficacia della politica fiscale e della spesa pubblica;
- l'attuazione dei programmi del PRR e della politica di coesione;
- le sfide strutturali in sospeso e/o emergenti, incentrate sulla bussola per la competitività.
Clausola di salvaguardia nazionale
Il pacchetto di primavera 2025 conclude il primo anno completo di sorveglianza macroeconomica nell'ambito del quadro di governance revisionato. Valuta i progressi compiuti dagli Stati membri nell'attuazione dei rispettivi piani strutturali di bilancio a medio termine presentati lo scorso autunno. In questo contesto, la Commissione UE valuta la conformità confrontando la crescita della spesa netta prevista con i massimali fissati dal Consiglio o delineati nei piani nazionali.
Inoltre, viene sottolineata la flessibilità del quadro rivisto per rispondere a sfide impreviste. Nell'ambito del piano ReArm Europe/Readiness 2030 presentato nel marzo 2025, la Commissione ha proposto di attivare la clausola di salvaguardia nazionale, consentendo agli Stati membri di superare temporaneamente i tassi massimi di crescita della spesa netta per stimolare la spesa per la difesa.
Su richiesta di 16 Stati membri (Belgio,Bulgaria, Croazia, Cechia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Grecia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Polonia, Portogallo, Slovacchia e Slovenia), la Commissione ha adottato oggi raccomandazioni al Consiglio per l'attivazione della clausola di salvaguardia nazionale per i paesi interessati.
Sorveglianza fiscale e squilibri macroeconomici
Per quanto riguarda gli Stati membri soggetti alla procedura per i disavanzi eccessivi (PDE), la Commissione ritiene che per Francia, Italia, Ungheria, Malta, Polonia e Slovacchia non sia necessario adottare ulteriori misure nell'ambito della PDE per questi paesi in questa fase.
Sempre nell'ambito del pacchetto di primavera, l'Esecutivo ha valutato l'esistenza di squilibri macroeconomici nei 10 Stati membri selezionati per gli esami approfonditi nell'ambito della relazione 2025 sul meccanismo di allerta. Mentre gli andamenti economici dell'ultimo anno hanno contribuito ad attenuare alcuni squilibri in diversi Stati membri, la crescente incertezza nel mutevole contesto commerciale sta aggravando i rischi. In particolare, l'Italia, insieme a Ungheria, Grecia, Paesi Bassi, Slovacchia e Svezia, continuano a presentare squilibri, "in quanto le loro vulnerabilità rimangono complessivamente rilevanti", ha specificato la Commissione UE.
Competenze, occupazione e lavoro
La Commissione europea ha proposto anche degli orientamenti aggiornati per le politiche degli Stati membri a favore dell'occupazione, volti a promuovere mercati del lavoro più equi e inclusivi. Sulla base delle linee guida adottate nel dicembre 2024, che affrontano sfide quali le carenze di competenze e di manodopera e la necessità di competenze di base e digitali nell'era dell'intelligenza artificiale, l'aggiornamento di quest'anno mantiene le priorità fondamentali, adattandosi nel contempo alle nuove realtà e iniziative geopolitiche come l'Unione delle Competenze e la Bussola per la Competitività.
In linea con il quadro di convergenza sociale, ora integrato nel quadro di governance economica revisionato, la Commissione ha condotto un'analisi in due fasi delle sfide occupazionali, sociali e in materia di competenze in ciascuno Stato membro. I risultati della prima fase sono presentati nella relazione comune sull'occupazione 2025, mentre un report più approfondito della seconda fase è stato pubblicato nell'aprile 2025 per dieci Stati membri, tra cui l'Italia. Nel complesso, quest'ultimo studio ha individuato sfide per la convergenza sociale verso l'alto per tre Stati membri (Grecia, Italia e Romania), tenendo conto delle risposte politiche intraprese o pianificate dagli Stati membri per affrontare i rischi individuati. I risultati dell'analisi sono stati discussi anche con gli Stati membri in sede di comitato per l'occupazione e di comitato per la protezione sociale a maggio, prima dell'adozione del pacchetto di primavera del semestre europeo 2025.
Semestre europeo 2025, i prossimi passi
Dopo aver presentato il pacchetto di primavera del semestre europeo in data odierna, la Commissione europea invita l'Eurogruppo e il Consiglio a discuterne ed approvare gli orientamenti politici.
L'Esecutivo, inoltre, auspica di avviare un dialogo costruttivo e aperto con il Parlamento europeo sul contenuto di questo pacchetto e su ogni fase successiva del ciclo del semestre europeo, nonché di proseguire il dialogo con le parti sociali e gli stakeholders.
Infine, Bruxelles invita tutti gli Stati membri dell'UE ad attuare pienamente, tempestivamente ed efficacemente le raccomandazioni, in stretto dialogo con le parti sociali, le organizzazioni della società civile e le altre parti interessate.
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