Bruxelles lavora alla revisione del Codice di buona condotta per il microcredito

Microcredito - Photo credit: Foto di Sanu A S da Pixabay La Commissione europea ha lanciato una survery per raccogliere i contributi degli operatori di microfinanza attivi nell'UE in vista della revisione del Codice europeo di buona condotta per l'erogazione del microcredito.

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Con la revisione avviata nel 2025 dell'European Code of Good Conduct for Microcredit Provision, cioé il Codice europeo di buona condotta per la microfinanza, la Commissione europea punta a migliorare l'offerta di microcredito in Europa e a garantire che il Codice aggiornato rifletta meglio le esigenze e le realtà in evoluzione del settore. In vista della sua proposta, l'Esecutivo UE intende raccogliere il punto di vista di tutte le istituzioni finanziarie attive nella microfinanza, che aderiscano o meno al Codice, sull'efficacia dello strumento, sulla sua rilevanza nel mercato odierno e sulle sfide pratiche che le organizzazioni devono affrontare quando lo applicano.

Codice microcredito, cos'è e come funziona

Cresciuto costantemente nell'ultimo decennio, il settore europeo della microfinanza è composto da una varietà di attori e modelli di business, con quadri giuridici e istituzionali divergenti in tutta Europa. Di conseguenza, le pratiche di prestito nella microfinanza variano considerevolmente a seconda del tipo di istituto che eroga microprestiti, del suo assetto giuridico e della sua capacità di applicare procedure di gestione solide ed efficienti, ma anche del contesto in cui opera.

Data questa diversità, il Codice europeo volontario di buona condotta per l'erogazione di microcredito rappresenta un importante strumento di autoregolamentazione che promuove le migliori pratiche all'interno del settore e funge anche da marchio di qualità, sostenendo politiche di prestito responsabili nel settore europeo della microfinanza. Il Codice mira infatti a stabilire elevati standard etici in materia di prestiti attraverso un insieme unificato di linee guida che consentono alle istituzioni di microfinanza, principalmente attori non bancari che erogano prestiti fino a 50.000 euro a microimprenditori o lavoratori autonomi, di affrontare al meglio le sfide legate all'accesso ai finanziamenti a lungo termine.

Lo strumento rappresenta anche una garanzia di solidità del sistema per le autorità di regolamentazione e permette ai responsabili politici di armonizzare le migliori pratiche nell'Unione Europea e promuovere principi comuni di finanza etica all'interno del settore. L'adesione o l'approvazione del Codice è tra l'altro una condizione preliminare affinché gli enti erogatori di microcredito possano accedere ai finanziamenti dell'UE nell'ambito degli strumenti finanziari EaSI e dello sportello Investimenti sociali e competenze di InvestEU.

Disponibile in 23 lingue dell'UE, il Codice si compone di cinque sezioni, ciascuna composta da clausole diverse. La Sezione I - Rapporti con i clienti e gli investitori illustra gli obblighi degli istituti di microfinanza nei confronti dei propri clienti e investitori, nonché i diritti di questi ultimi. La Sezione II - Governance definisce gli standard sia per la direzione che per il consiglio di amministrazione degli istituti di microfinanza. La Sezione III - Gestione del rischio definisce gli approcci e le procedure comuni per la gestione del rischio all'interno dell'organizzazione. La Sezione IV - Standard di rendicontazione definisce gli indicatori che gli istituti di microfinanza devono raccogliere, comunicare e divulgare. La Sezione V - Sistemi informativi gestionali, infine, definisce gli standard comuni per i sistemi informativi gestionali.

List of awarded microfinance institutions: European Code of Good Conduct for Microcredit Provision

L'aggiornamento del Codice di buona condotta per la microfinanza

L'attuale Codice è già una versione aggiornata dello strumento, entrata in vigore il 1° gennaio 2021, dopo la consultazione con le principali parti interessate sulle lezioni apprese dalla fase pilota svoltasi tra il 2013 e il 2017, che riflette le mutevoli realtà del mercato e coglie l'ampia diversità delle istituzioni nel settore della microfinanza.

Nel 2025 la Commissione ha avviato i lavori per una nuova revisione del Codice. Da qui l'esigenza di confrontarsi nuovamente con gli stakeholder della microfinanza, tra cui operatori, reti europee di microfinanza, banche, istituzioni dell'UE ed esperti.

La consultazione pubblica rimarrà aperta fino al 6 luglio 2025. Tutte le risposte saranno trattate in forma anonima e alimenteranno il processo di revisione del Codice, la cui versione aggiornata dovrebbe essere adottata dalla Commissione Europea tra la fine del 2026 e l'inizio del 2027.

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