L’UE lancia lo Scaleup Fund: operativo dal 2026, con dotazione plurimiliardaria

Foto di Michal Jarmoluk da Pixabay Per sostenere le aziende europee più promettenti dei settori deeptech, la Commissione europea e un pool di investitori privati di prim’ordine sono pronti a istituire lo Scaleup Europe Fund. L’obiettivo è aumentare gli investimenti nelle scaleup europee grazie ad una potenza di fuoco che la Commissione definisce “plurimiliardaria”.

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Con il Fondo Scaleup, infatti, Bruxelles punta a mettere in piedi un’operazione per ridurre il gap di finanziamenti rispetto ai competitor globali, in primis gli Stati Uniti, che da anni grava sulle scaleup europee, spingendo molte di loro a trasferirsi oltreoceano.

Grazie ad una alleanza con investitori privati europei - cosa che permetterà allo Scaleup Europe Fund di raggiungere una dimensione adatta alla sfida - il nuovo strumento fornirà investimenti azionari diretti in aziende tecnologiche strategiche europee eliminando la necessità per le scaleup europee di andare altrove per trovare le risorse necessarie alla propria crescita.

Il problema del gap di finanziamenti per le scaleup europee

Nonostante il fiorente ecosistema di startup europeo, molte aziende innovative europee affrontano ancora sfide significative nell'accesso al capitale di cui hanno bisogno per espandersi e diventare leader globali in Europa. Quando cercano investimenti, infatti, queste imprese sono spesso alle prese con vincoli significativi, in particolare mentre passano da startup ad aziende in fase di crescita. Questo spesso costringe le aziende europee più promettenti a cercare finanziamenti all'estero, o persino a ricollocare le loro operazioni oltreoceano.

Come evidenziato da uno studio della BEI “The scale-up gap”, nell'Unione Europea, man mano che le aziende crescono, i vincoli finanziari si ampliano. Quando raggiungono dieci anni di attività, le scale-up europee raccolgono il 50% in meno di capitale rispetto ai loro pari di San Francisco. Del resto, ogni anno l'investimento in capitale di rischio nelle aziende statunitensi è da sei a otto volte superiore rispetto all'Unione Europea, e da tre a quattro volte superiore rispetto all'Unione Europea e al Regno Unito combinati. Sebbene l'Unione Europea attragga investimenti in capitale di rischio dall'estero, non è sufficiente per colmare questo divario significativo

La scarsità di investitori dell'UE in grado di fornire finanziamenti nella fase di scale-up spinge quindi molte aziende dell'UE a cercare finanziamenti all'estero e, nel momento della exit, a cercare un acquirente straniero o a quotarsi in una borsa estera. Nell'Unione Europea, infatti, più di quattro operazioni di scale-up su cinque coinvolgono un investitore principale o unico straniero, rispetto al solo 14% che avviene a San Francisco. 

Le conseguenze sono drammatiche. La ricollocazione all'estero offre sicuramente guadagni per le scale-up dell'UE, ma prosciuga la capacità dell'Europa di trattenere leader del settore e di sviluppare nuove tecnologie. In questo modo si indebolisce anche l'effetto volano (flywheel effect), in cui i nuovi leader supportano la prossima generazione di startup, causando la fuga di cervelli imprenditoriali (entrepreneurial brain drain). Questa perdita è particolarmente preoccupante in mezzo alla regionalizzazione globale e a nuove dipendenze strategiche, soprattutto nelle tecnologie altamente innovative, con significativi effetti a cascata (spillovers), spiega la BEI nel report.

Per l’Unione europea è dunque fondamentale ampliare il mercato del capitale di rischio, così da mantenere in Europa una solida pipeline di aziende scale-up che forniscono innovazione. Le scale-up sono infatti attori strategici per assicurare che l'Europa mantenga un vantaggio competitivo nella corsa globale per le nuove tecnologie. 

Come funziona il Fondo Scaleup?

Attualmente in Europa non esiste un fondo di dimensioni comparabili a quelli attivi in altri contesti (in primis gli Stati Uniti), capace di fornire investimenti azionari diretti in aziende tecnologiche strategiche europee nelle fasi di crescita e scaleup. 

Per questo la Commissione europea ha annunciato la nascita del Fondo Scaleup. In linea con quanto previsto dalla Strategia europea per startup e scaleup, infatti, lo Scaleup Europe Fund ha l'obiettivo di affrontare questo divario, fornendo la fonte di capitale necessaria per sostenere la crescita delle aziende tecnologiche europee più promettenti all'interno di round di finanziamento a guida europea.

A differenza dei programmi esistenti - come lo European Innovation Council (EIC), l'Iniziativa Europea per i Campioni Tecnologici (ETCI) ma anche le azioni nell'ambito di InvestEU - lo Scale Up Europe Fund fornirà investimenti azionari diretti nell'ordine di 100 milioni di euro e oltre. In questo modo il Fondo contribuirà anche ad affrontare la tendenza degli investitori stranieri a dominare i grandi round di finanziamento, riducendo il rischio di svantaggi strategici, come delocalizzazioni, controllo straniero e fuga di talenti

Per raggiungere la necessaria potenza di fuoco, il Fondo Scaleup sarà fondato dalla Commissione europea e dalla Banca europea per gli investimenti (BEI) insieme ad un gruppo di finanziatori privati selezionato sulla base dell’interesse a effettuare un investimento di capitale significativo e a contribuire con competenze allo sviluppo del Fondo stesso. Tra questi figurano anche le italiane Fondazione Compagnia San Paolo e Fondazione Cariplo. Gli altri potenziali investitori fondatori del Fondo Scaleup sono: Novo Holdings, EIFO (Export and Investment Fund of Denmark), CriteriaCaixa, Santander/Mouro Capital, APG Asset Management, che agisce per conto del fondo pensione olandese ABP, Wallenberg Investments e BGK (Bank Gospodarstwa Krajowego).

La Commissione ha comunque previsto che dopo il primo closing del Fondo, ci sarà l’opportunità per altri investitori di unirsi in un secondo momento allo Scaleup Fund.

Quanto alle imprese, il Fondo Scaleup sarà aperto alle aziende situate in qualsiasi Stato membro dell'UE o paesi associati al Pilastro III di Horizon Europe, che stanno sviluppando tecnologie strategiche e sono alla ricerca di importi di investimento importanti nelle fasi di crescita e scaleup. Più nello specifico il Fondo Scaleup si concentrerà sul capitale di crescita e sugli investimenti in fase avanzata in una vasta gamma di aziende tecnologiche strategiche europee attive nel campo dell'intelligenza artificiale, delle tecnologie quantistiche, delle tecnologie dei semiconduttori, della robotica e dei sistemi autonomi, delle tecnologie energetiche, delle tecnologie spaziali, delle biotecnologie, delle tecnologie mediche, dei materiali avanzati e dell’agritech.

Dal momento che lo Scaleup Europe Fund sarà finanziato dalla Commissione europea, dalla BEI e da un pool di investitori privati, il Fondo sarà diretto da una società di gestione privata e di livello mondiale, garantendo in tal modo un processo decisionale indipendente e basato sul mercato. A tal fine, sarà pubblicato a breve un bando per la selezione della società di gestione.

All’interno di questa architettura, la Commissione - in qualità di uno degli investitori fondatori del Fondo Scaleup Europe - parteciperà a parità di condizioni con gli altri investitori e avrà una rappresentanza corrispondente nella struttura di governance del Fondo.

Per quanto concerne invece le tempistiche, il Fondo Scaleup sarà operativo nel 2026. Se il bando per la selezione della società di gestione del Fondo Scaleup sarà pubblicato a breve - come comunicato dalla Commissione - il Fondo potrebbe infatti avviare i primi investimenti già all'inizio del 2026.