324 milioni di euro per la ricerca UE nei settori Spazio e Sicurezza

Il Decreto legge 78/2010, firmato ieri dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ed entrato in vigore con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale, contiene alcune misure volte a sostenere l'economia delle regioni meridionali, oltre a provvedimenti per favorire gli investimenti esteri in Italia, il rientro dei ricercatori italiani operanti all'estero e per contrastare riciclaggio ed evasione fiscale.
Dopo quello che finanzia gli interventi degli Enti locali, emanato la scorsa settimana, sembra prossima anche la pubblicazione del bando "Energie rinnovabili e risparmio energetico" per le aziende ubicate nelle regioni del sud Italia (Calabria, Sicilia, Puglia e Campania), sempre nell'ambito del Programma Operativo Interregionale - POIn 2007-2013.
Avviato l'InfraMed Infrastructure Fund, il primo strumento finanziario dell’Unione per il Mediterraneo. Il fondo, dotato di uno stanziamento iniziale di 385 milioni di euro, è stato istituito grazie ai contributi di: Caisse des Dépôts (CDC), Cassa Depositi e Prestiti (CDP), Banca europea per gli investimenti (BEI), Caisse de Dépôt et de Gestion (CDG) e EFG Hermes. L'obiettivo è incrementare le risorse del fondo fino a 1 miliardo di euro.
Verrà pubblicato nei prossimi giorni un bando che prevede la concessione di contributi a fondo perduto per gli investimenti promossi da micro e piccole imprese che operano nel settore del commercio. Le risorse a disposizioni ammontano a 20 milioni di euro e il termine di scadenza, per la presentazione delle domande, verrà stabilito in seguito alla pubblicazione del bando nella GURS.
A partire dal 31 maggio 2010, i soggetti interessati potranno presentare la domanda per accedere al Fondo per il Microcredito: l'iniziativa è rivolta a soggetti che vogliono avviare una nuova iniziativa imprenditoriale nella Regione o realizzare un nuovo investimento nell'ambito di iniziative già avviate da non più di 3 anni e che, per condizioni oggettive e soggettive, riscontrano difficoltà per l'accesso al credito. Le risorse a disposizione del presente Avviso ammontano a 41,4 milioni di euro.
Politici e opinione pubblica si dividono sulla manovra finanziaria da 24 miliardi di euro che da più parti sta facendo tremare i polsi. Per riportare il rapporto tra indebitamento e PIL nel 2012 al di sotto del 3%, gli italiani sono invitati nuovamente a tirare la cinghia, alla luce di un contesto internazionale – vedi la Grecia - tutt’altro che roseo. Nelle ultime ore c’è chi l’ha definita una “manovra equa” (Frattini, da Washington), chi “vergognosa quanto iniqua” (l’Associazione dei medici dipendenti del Servizio Sanitario Nazionale), chi ne è “soddisfatto” (Bossi).
Dopo l’incontro con i rappresentanti di Enti locali e Regioni e con le parti sociali, il Consiglio dei Ministri ha varato la manovra correttiva da 24 miliardi di euro in due anni destinata a stabilizzare l’economia italiana e a salvare secondo le parole del sottosegretario Letta “il nostro Paese dal rischio Grecia”. Negativo il giudizio espresso dai governatori delle Regioni e dai sindacati.