Manovra 2026: addio al mese di pausa per l'Assegno di Inclusione
Nella legge di Bilancio 2026 trova spazio anche una modifica strutturale all'Assegno di Inclusione (ADI), che mira a garantire maggiore stabilità al sussidio per le famiglie italiane. La novità principale riguarda l'eliminazione del "mese di pausa" attualmente previsto tra la fine della prima erogazione e il rinnovo del sussidio, assicurando così una continuità di sostegno economico ai percettori.
Manovra 2026, dal bonus mamme al congedo parentale: le misure per le famiglie
Il nuovo disegno di legge di Bilancio, in questi giorni al centro delle audizioni davanti alle commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato, interviene sul meccanismo di funzionamento dell'Assegno di Inclusione (ADI), eliminando il "mese di pausa" oggi previsto tra il primo periodo di erogazione e il successivo rinnovo del sussidio.
Numeri alla mano, questa novità si tradurrebbe in un vantaggio economico concreto per oltre 750 mila famiglie italiane. Si stima infatti che l'abolizione dello stop garantirebbe circa 670 euro aggiuntivi che rimarrebbero nelle tasche dei percettori, un contributo significativo per i bilanci familiari più fragili.
Cos'è e a chi è rivolto l'Assegno di Inclusione
L'Assegno di Inclusione (ADI) è la misura nazionale di contrasto alla povertà, alla fragilità e all'esclusione sociale delle fasce deboli, introdotta nel 2024 per sostituire il Reddito di Cittadinanza.
Concretamente, si tratta di un sussidio economico destinato ai nuclei familiari con almeno un minore, una persona disabile, una over 60 oppure un componente inserito in programmi di cura e assistenza dei servizi socio-sanitari territoriali.
Per accedere all'ADI, il nucleo deve rispettare rigidi requisiti di cittadinanza, soggiorno, residenza e, soprattutto, economici e patrimoniali. Inoltre, la fruizione del beneficio è legata anche all’iscrizione sulla piattaforma SIISL e alla sottoscrizione del patto di attivazione digitale (PAD) per i membri del nucleo.
Attualmente, il bonus viene erogato ogni mese, su una carta ricaricabile, per un periodo continuativo di massimo 18 mesi. La prestazione può essere rinnovata per un ulteriore anno previa sospensione di un mese.
Le regole dell'Assegno di Inclusione
Assegno di Inclusione 2026: rinnovo senza sospensioni
La Manovra 2026 interviene in modo diretto sul decreto legge n. 48/2023 istitutivo dell'ADI, eliminando il periodo di interruzione che attualmente separa la fine della prima erogazione di 18 mesi dal rinnovo del sussidio per i successivi 12 e stabilendo un meccanismo di rinnovo continuo.
In questo modo, il beneficio economico sarà erogato mensilmente per un periodo continuativo non superiore a 18 mesi e, alla scadenza di questo primo ciclo, l'ADI potrà essere rinnovato, previa presentazione della domanda, per ulteriori periodi di 12 mesi. Il punto cruciale è che, al termine di ogni ciclo di rinnovo, il beneficio potrà essere rinnovato nuovamente senza soluzione di continuità - ovvero senza il mese di interruzione - semplicemente presentando una nuova richiesta e superando la verifica dei requisiti.
Oltre all'abolizione del periodo di sospensione, la legge di Bilancio introduce anche una disposizione transitoria riservata alle famiglie il cui sussidio scade a novembre 2025. Per questi nuclei, che altrimenti avrebbero subito il mese di stop a dicembre 2025, si garantisce l'erogazione del contributo straordinario aggiuntivo previsto per l'anno in corso. Questo assicura che anche per loro non ci sia un vuoto di assistenza prima che la nuova regola del rinnovo continuo diventi operativa per tutti a partire dal 2026.
Per effetto di questi interventi, l'autorizzazione di spesa per l'ADI è stata incrementata significativamente, con stanziamenti aggiuntivi che partono da circa 380 milioni di euro per l'anno 2026 e proseguono con aumenti progressivi negli anni successivi, confermando l'impegno strutturale verso questa misura.