Horizon Europe: l’EIC approva la proposta di FP10 della Commissione UE
Il Board dello European Innovation Council (EIC) ha accolto con favore la proposta della Commissione europea sul prossimo FP10 che prevede anche molte proposte avanzate dall’EIC. Secondo l’EIC restano però una serie di criticità che andrebbero chiarite meglio, come alcuni aspetti relativi all’EIC Fund o al modello ARPA.
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Come ricorda il Board dell’EIC, in un comunicato stampa rilasciato in questi giorni, in vista della proposta sul successore di Horizon Europe per il settennato 2028-2034, all'inizio del 2025 l’EIC aveva richiesto un'espansione dello European Innovation Council nell'ambito di FP10, sottolineando “l'importanza di un EIC integrato e olistico”, che coprisse l'intero percorso dell'innovatore “con un budget commisurato alla sua missione”.
In tale contesto, spiega il Board EIC, “accogliamo con forza la proposta della Commissione per l'EIC nell'ambito di FP10 che non solo mantiene, ma rinsalda con forza l'integrità del percorso degli innovatori europei con un pilastro dell'innovazione autonomo incentrato sul Consiglio europeo per l’innovazione”.
Nonostante la promozione a pieni voti della proposta del 10° programma quadro per ricerca e innovazione, il Board EIC non manca di sottolineare la presenza di alcuni elementi che richiederebbero maggiori chiarimenti da parte dell'Esecutivo europeo su aspetti relativi alla loro attuazione.
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Proposta FP10: perché piace all’EIC
All’interno della proposta di FP10 della Commissione europea, a piacere al Board dell’EIC è anzitutto quel “significativo aumento del budget dell'EIC di circa x3,5, essenziale per una missione ambiziosa, che renda possibile soddisfare meglio la domanda di supporto di qualità eccezionalmente elevata attraverso tutti i suoi strumenti”, spiegano dal Board. Una decisione che accoglie le raccomandazioni avanzate dal Consiglio - insieme ad altri aspetti come ad esempio il potenziamento del ruolo dei manager del Programma EIC per quanto concerne l’attuazione delle EIC Challanges - che saranno anche realizzate secondo un Challenge Model più ambizioso.
Approvato a pieni voti anche l'esplicito riferimento al Transition Scheme, lo schema di finanziamento di grande successo dell'EIC e che, nell'ambito del futuro Horizon Europe 2028-2034, continuerà ad essere essenziale per aiutare a costruire sinergie e rafforzare ulteriormente il potenziale di valorizzazione dell'EIC per idee emergenti provenienti da iniziative UE, nazionali e regionali.
Inoltre, la proposta della Commissione per l'EIC Fund contiene anche disposizioni importanti per consentire finanziamenti successivi (follow-on funding) e per una struttura del Fondo che possa attrarre altri investitori pubblici o privati, elementi chiave per espandere finanziamenti e aziende qui in Europa.
Ai membri del Board EIC, infine, piace la previsione che l’EIC continuerà ad avere un programma di lavoro indipendente “in quanto è essenziale essere in grado di stabilire le priorità in modo indipendente e operare efficacemente a supporto del percorso dell'innovatore dalla ricerca fino allo scale-up”, si legge nel comunicato.
Horizon Europe 2028-2034: i punti da chiarire secondo l’EIC
Pur promuovendo la proposta della Commissione europea sul prossimo Horizon Europe, il Board dell’EIC sottolinea però anche una serie di temi che dovrebbero essere chiariti meglio da parte di Bruxelles.
Uno degli aspetti di maggior preoccupazione riguarda l’EIC Fund. Nelle raccomandazioni del Consiglio europeo per l’innovazione, infatti, i ricavi o gli importi risultanti dalle exit sarebbero dovuti essere riutilizzabili da parte dell'EIC Fund così da fornire finanziamenti successivi essenziali (follow-on funding). All’interno della proposta della Commissione sul FP10, invece, tale meccanismo non è presente.
A questi si affiancano, poi, una serie di altri punti sui quali, secondo il Board EIC, sarebbe opportuno avere maggiori chiarimenti in merito alla loro attuazione. È il caso anzitutto delle caratteristiche specifiche del c.d. approccio ARPA da impiegare per le EIC Challenges. Secondo il Board dell’EIC, è necessario che l’FP10 preveda un processo chiaro che, poste le proprietà politiche dettate dall’UE, garantisca ai Manager del Programma EIC la libertà per definire le Challenges e implementare con la necessaria flessibilità, cosa che richiede anche una comprensione maggiore delle interazioni previste con il Fondo europeo per la competitività.
L’EIC Board richiede maggiori chiarimenti anche sul ruolo e sul funzionamento del Transition Instrument, lo strumento che dovrebbe diventare l'interfaccia agile chiave per accelerare il flusso di idee dalla ricerca all'innovazione per i programmi finanziati dall'Unione e a livello nazionale. Affinchè funzioni, secondo il Board, dovrebbe consentire ai Manager del Programma EIC di accelerare idee ad alto impatto anche senza richiedere bandi formali, ma con la dovuta considerazione per garantire la necessaria trasparenza e responsabilità
Sempre in base al parere dell’EIC Board servono poi maggiori sinergie con il Consiglio Europeo della Ricerca e con il Pilastro 2 del futuro programma Horizon Europe in materia, ad esempio, di un uso più flessibile Transition Instrument, ma anche su altri aspetti come il programma Fast Track e la collaborazione sull'Osservatorio sulle Tecnologie Emergenti.
Infine, vi è l’area delle tecnologie di difesa e dual use. Su questo fronte il Consiglio “ritiene che i requisiti operativi e di bilancio per il supporto alla difesa e dual use debbano essere pienamente considerati. Fatta salva l'entrata in vigore del regolamento mini-omnibus sulla difesa, il Consiglio fornirà già consulenza su questi aspetti per l'attuazione del dual use e della difesa nei rimanenti programmi di lavoro nell'ambito dell'attuale EIC”, si legge nel comunicato.