Bonus elettrodomestici 2025: chi può richiederlo e come funziona
Dopo un lungo stallo, è stato pubblicato il decreto attuativo che sblocca il bonus elettrodomestici 2025. Nel testo vengono stabilite le regole e le procedure per fare domanda, mentre servirà attendere futuri provvedimenti per conoscere le tempistiche di attivazione dell'incentivo.
Carta Dedicata a te 2025: i requisiti, come ottenerla e come utilizzarla
Previsto in prima battuta dalla legge di Bilancio 2025 e ritoccato poi dalla legge di conversione del DL Bollette (DL n. 19-2025), è finalmente pronto a partire il bonus elettrodomestici: un contributo per chi intende sostituire gli elettrodomestici della propria abitazione, acquistandone di nuovi più 'green'.
A definirne criteri e modalità di accesso alla misura è stato il decreto attuativo interministeriale, firmato il 26 agosto dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy e il 3 settembre dal Ministro dell’Economia. Il provvedimento, fondamentale per conoscere il profilo della misura, è stato pubblicato in data odierna sul portale del Dipartimento per il Programma di Governo.
Per l'avviso effettivo dell'agevolazione, sarà necessario attendere ulteriori decreti direttoriali MIMIT. Tuttavia, è utile familiarizzare con le istruzioni per l'invio della domanda attualmente disponibili, preparandosi così a quello che si prospetta come un vero e proprio click day non appena il bonus sarà operativo.
Cos'è e a chi spetta il bonus elettrodomestici 2025?
Il bonus elettrodomestici consiste in un contributo per l'acquisto di elettrodomestici ad elevata efficienza energetica, made in Europe, con contestuale smaltimento degli apparecchi meno performanti. La misura punta a favorire il risparmio energetico, promuovere il riciclo degli apparecchi obsoleti e dare maggiore sostegno all’industria.
Il bonus copre fino al 30% del costo di acquisto dell'elettrodomestico e comunque per un importo massimo di 100 euro per ciascun pezzo, elevato a 200 euro per le famiglie con un Isee inferiore a 25 mila euro.
Il contributo, riconosciuto ai richiedenti in forma di voucher da spendere presso i venditori aderenti all’iniziativa, è subordinato alla rottamazione di un elettrodomestico della stessa tipologia e di classe energetica inferiore rispetto a quello acquistato.
Gli acquirenti devono essere maggiorenni e ogni nucleo familiare potrà usufruire dell'agevolazione per un solo acquisto. Lo sconto verrà applicato direttamente in fattura al momento dell'acquisto, e il rivenditore verrà poi rimborsato di tale importo da Invitalia.
Cosa si può comprare con il bonus elettrodomestici 2025?
Il decreto attuativo ha definito la lista degli elettrodomestici che rientrano nel perimetro dell'agevolazione. Si tratta di sette categorie di prodotti, per ognuna delle quali sono richiesti specifici requisiti di classe energetica.
Di seguito l'elenco delle spese che include:
- Lavatrici e lavasciuga (classe energetica A o superiore)
- Forni (classe energetica A o superiore)
- Cappe da cucina (classe B o superiore)
- Lavastoviglie (classe C o superiore)
- Asciugabiancheria (classe C o superiore)
- Frigoriferi e congelatori (classe D o superiore)
- Piani cottura (conformi ai limiti previsti dal Regolamento UE 2019/2016)
Sono ammessi solo prodotti con un'elevata efficienza energetica e che devono essere prodotti in uno stabilimento collocato nei territori dell’Unione europea. Inoltre, vale la pena ricordare che il bonus sostiene il nuovo acquisto e il contestuale smaltimento dell'elettrodomestico sostituito.
È importante sapere che ogni nucleo familiare potrà sostituire un solo elettrodomestico e non sarà possibile cumulare l'agevolazione con altri bonus, come la detrazione IRPEF del 50%.
Per aiutare gli acquirenti, verrà pubblicato sul sito del MIMIT un elenco aggiornato dei prodotti idonei, basato sulle indicazioni fornite dai produttori. Questa lista, insieme ad altri provvedimenti attuativi, sarà fondamentale per l'avvio effettivo del bonus.
Un voucher 'a tempo' per usare il bonus elettrodomestici
La gestione del bonus elettrodomestici 2025 avverrà tramite una piattaforma informatica gestita da PagoPA. Il portale, nello specifico, accoglierà le domande, gestirà i dati degli utenti e potrà interagire con le altre banche dati pubbliche per la verifica dei requisiti d’accesso alla misura.
Una volta approvata la richiesta di incentivo, la piattaforma rilascerà un voucher che indica l'importo massimo del contributo, bloccando contestualmente la somma corrispondente dal fondo totale riservato alla misura (pari a 50 milioni di euro).
Il voucher avrà una validità limitata nel tempo dal momento dell'emissione: se non viene speso entro il tempo stabilito, la somma tornerà disponibile per altri richiedenti. Inoltre, se l'acquisto non copre l'intero importo del voucher, la parte non utilizzata sarà rimessa a disposizione del fondo.
Qualora il voucher scada, si potrà fare una nuova richiesta, anche se le modalità precise per farlo verranno definite in un successivo decreto.
Al momento dell'acquisto, il venditore dovrà emettere una fattura che mostri chiaramente sia il prezzo originale dell'elettrodomestico sia lo sconto applicato. Sarà compito del rivenditore anche occuparsi dello smaltimento del vecchio elettrodomestico che viene sostituito.
Bonus rottamazione elettrodomestici, come funziona il rimborso per i venditori
Dopo aver accettato il voucher e applicato lo sconto, chi vende potrà richiedere il rimborso decorso il termine per l’esercizio del diritto di recesso da parte dell’acquirente.
Per ottenere il compenso, i venditori dovranno inviare a Invitalia la documentazione richiesta e conservare tutti i documenti, compresa la prova del corretto smaltimento del vecchio elettrodomestico.
I dati relativi ai contributi erogati saranno inoltre oggetto di una specifica comunicazione all’Agenzia delle Entrate, funzionale ai fini di controllo e per l’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata.
Quando fare domanda per bonus elettrodomestici 2025?
Come già anticipato, servirà ancora attendere qualche tempo per conoscere la data di avvio del bonus elettrodomestici 2025.
Affinché l'iniziativa diventi operativa, il MIMIT dovrà emanare uno o più decreti direttoriali, con cui verranno stabiliti le date di partenza e la durata dell'incentivo, il funzionamento della piattaforma informatica, le modalità di gestione dei dati personali e i criteri per verifiche e controlli.
Inoltre, sono attese le linee guida che chiariscano come funzioneranno e quando saranno validi i voucher, oltre a spiegare in che modo produttori e rivenditori potranno aderire all'iniziativa.
Per il momento, sappiamo che il bonus è stato pensato per funzionare a esaurimento. Per finanziare il voucher, è stato istituito un fondo ad hoc da 50 milioni di euro presso il MIMIT, dotazione che potrà soddisfare evidentemente una platea molto ristretta di potenziali beneficiari. Per questo motivo, potrebbe esserci il rischio click day nel momento in cui verrà sbloccata la misura.
Consulta il decreto attuativo MIMIT-MEF relativo al Bonus elettrodomestici 2025