Promozione cucina italiana all'estero: in Gazzetta il Fondo della legge Made in Italy
Il decreto attuativo del Fondo per la promozione della cucina italiana all’estero, istituito dalla Legge Made in Italy, affida la gestione delle risorse per la valorizzazione della cucina italiana nel mondo all'ICE - Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane.
In Gazzetta ufficiale il testo della legge Made in Italy: cosa prevede
L'articolo 35 della legge Made in Italy n. 206 del 27 dicembre 2023 ha istituito, nello stato di previsione del Ministero dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, un Fondo, con una dotazione di un milione di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025, “per la promozione del consumo all'estero di prodotti nazionali di qualità, funzionali alla corretta preparazione dei piatti tipici della cucina italiana, e per la loro valorizzazione, nonché per la formazione del personale, anche attraverso scambi culturali, sulla corretta preparazione dei piatti e sull'utilizzo dei prodotti”.
Per effetto dell’applicazione di quanto previsto dalla legge di Bilancio 2025, le risorse disponibili per il Fondo per l’anno 2025 ammontano a 950 mila euro e sono affidate, in base al decreto attuativo pubblicato nei giorni scorsi in Gazzetta ufficiale, alla gestione da parte dell'ICE.
Eventi e fiere per la promozione della cucina italiana nel mondo
La definizione dei criteri e delle modalità di utilizzo delle risorse del Fondo è infatti disciplinata dal decreto Masaf del 16 maggio 2025, acquisito il concerto del Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale e del Ministro dell'Economia e delle finanze, oltre che l'intesa in sede di Conferenza unificata.
Il provvedimento, approdato in Gazzetta ufficiale il 21 agosto, assegna all'ICE - Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane il perseguimento delle finalità del Fondo e in particolare la promozione della cucina italiana in occasione di eventi, anche fieristici, che si svolgono all’estero.
In base al testo, la partecipazione agli eventi deve essere finalizzata a valorizzare i prodotti nazionali di qualità e a promuoverne il consumo all’estero per la corretta preparazione dei piatti tipici della cucina italiana, anche prevedendo apposite sessioni formative, destinate al personale operante nel settore della ristorazione, sulla corretta preparazione dei piatti e sull’utilizzo dei prodotti.
In occasione degli eventi, potranno essere svolte:
- azioni di informazione e divulgazione, rivolte al pubblico e ad operatori del settore della ristorazione, sui prodotti nazionali di qualità, sui sistemi di denominazione di origine e delle indicazioni geografiche, sulla stagionalità dei prodotti, sempre ai fini del corretto utilizzo dei prodotti nella preparazione dei piatti tipici della cucina italiana;
- azioni di sensibilizzazione per la candidatura della «cucina italiana» a patrimonio immateriale dell’umanità dell’UNESCO.
Per i costi di gestione sostenuti dall'Agenzia si riserva all'ICE, in qualità di soggetto attuatore, una quota pari al 3% dei fondi disponibili.
Per approfondire: I contributi per tutela e valorizzazione dell'agroalimentare nel ddl Made in Italy
Consulta il decreto del 16 maggio 2025 nella Gazzetta ufficiale del 21 agosto 2025