MIMIT: fondi europei per il finanziamento dei Contratti di sviluppo
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha approvato una nuova iniezione di risorse, per oltre 81,6 milioni di euro, a favore dei Contratti di sviluppo, attingendo ai fondi europei della Politica di Coesione 2007-2013.
Un miliardo del Fondo microchip per i Contratti di sviluppo semiconduttori
Principale agevolazione a sostegno dei programmi di investimento di grandi dimensioni nei settori industriale, agroindustriale, turistico e della tutela ambientale, i Contratti di sviluppo (CdS) sono tra gli incentivi che meglio hanno performato anche nell'ambito del PNRR e che dovrebbero ricevere ulteriori risorse anche dalla sesta modifica del Piano nazionale di ripresa e resilienza, in particolare attraverso l’Investimento 5.1 della M2C2 “Supporto al sistema produttivo per la transizione ecologica, Net Zero e la competitività e la resilienza delle filiere produttive strategiche”.
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Nel frattempo, il MIMIT ha deciso di incrementare il budget del regime di aiuto, destinando ai CdS risorse provenienti dalla programmazione 2007-2013 della Politica di Coesione dell'UE, che saranno destinate al finanziamento di domande già presentate al soggetto gestore Invitalia.
Dai fondi europei 81,6 milioni per i Contratti di sviluppo
Il rifinanziamento dei Contratti di sviluppo si deve in particolare al decreto ministeriale del 4 settembre 2025, pubblicato il 9 ottobre sul sito del MIMIT.
Le risorse complessivamente assegnate ai CdS ammontano a 81.689.675 euro e provengono da due Programmi del ciclo 2013-2017. Il primo è il Programma Operativo Interregionale “Attrattori culturali, naturali e turismo” 2007-2013, noto anche come POIn Attrattori, dedicato al finanziamento di progetti realizzati da imprese turistiche e da imprese operanti nelle filiere connesse alla fruizione turistica, in particolare in quelle del settore culturale ed ambientale. Il secondo è il Programma Operativo Interregionale “Energie rinnovabili e risparmio energetico” 2007-2013, anche noto come POI Energia e relativo al sostegno agli investimenti per la transizione energetica nelle Regioni dell’obiettivo Convergenza.
Nello specifico, degli oltre 81,6 milioni di euro destinati ai contratti di sviluppo, 45.312.063 euro provengono da risorse libere da impegni individuate a seguito della chiusura del POIn Attrattori e 36.377.613 milioni di euro dai residui alla chiusura del POI Energia.
In questo modo, si legge nel decreto MIMIT, si va a garantire una gestione efficiente dell’intervento agevolativo Contratti di sviluppo e ad “assicurare la più ampia copertura finanziaria delle iniziative presentate a valere sul menzionato intervento”, dando quindi prospettive di finanziamento a chi ha già presentata istanza a Invitalia.