Tavolo Moda: in arrivo un nuovo credito d'imposta per le imprese
In occasione dell'ultima riunione del tavolo permanente della moda, il ministro delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) Adolfo Urso ha fatto il punto sugli incentivi previsti per le imprese del settore nel 2025 e annunciato che una versione aggiornata del credito d'imposta per il design troverà posto nella prossima Legge di Bilancio con uno stanziamento di 250 milioni di euro.
Moratoria finanziamenti, CIG, sblocco tax credit R&S e voucher Ecoprogettazione per il comparto moda
Si tratta della quinta riunione del Tavolo partito nel gennaio 2023 per rispondere alla sfida della transizione digitale ed ecologica della moda, occasione in cui il ministro Urso ha ricordato i fondi già destinati al settore per il 2025: 100 milioni per i Contratti di sviluppo, 100 milioni per i Mini contratti di sviluppo, 15 milioni per accompagnare la transizione ecologica e digitale delle imprese, 30,5 milioni per promuovere la sostenibilità, per un totale di circa 250 milioni. Ma ulteriori 250 milioni arriveranno dalla legge di Bilancio 2026, che dovrebbe finanziare una nuova versione del credito d’imposta per il sostegno al design.
Gli incentivi per le imprese del comparto moda
Tra le misure già mobilitate, il ministro Urso ha ricordato i 100 milioni per i mini contratti di sviluppo, a sostegno degli investimenti di importo compreso fra 3 e 20 milioni di euro. Misura che, secondo Confindustria Accessori Moda, dovrebbe essere resa più accessibile alle imprese, prevedendo diverse fasce progettuali e riducendo la soglia minima di accesso a un milione di euro.
Ai fondi per i mini CdS si aggiungono 100 milioni per i tradizionali contratti di sviluppo, cioé per investimenti di importo superiore a 20 milioni, i 15 milioni del ddl Made in Italy per gli incentivi a sostegno di investimenti per la transizione ecologica e digitale delle imprese del settore tessile, della moda e degli accessori e i 30,5 milioni di euro per gli investimenti nella filiera delle fibre tessili naturali e provenienti da processi di riciclo.
Altri 250 milioni arriveranno invece dalla prossima manovra e saranno destinati a una nuova versione del tax credit ricerca, sviluppo, innovazione, design e ideazione estetica.
Fronte tutela dell'occupazione, il ministro ha invece ricordato il decreto-legge approvato a giugno che ha esteso la cassa integrazione straordinaria per tutto il 2025 per le imprese artigiane con massimo 15 dipendenti. Come richiesto dalle imprese del settore, il DL, attualmente in fase di conversione al Senato, prevede anche che i lavoratori possano richiedere il pagamento diretto della CIGS all'INPS.
Infine, Urso ha annunciato che il decreto interministeriale MIMIT-MASE per l’introduzione del regime di Responsabilità Estesa del Produttore è in dirittura d'arrivo e che il Governo “sta lavorando a una norma per certificare la sostenibilità e la legalità delle imprese del settore", che permetterà di "certificare la filiera che fa capo al titolare del brand, sulla base di verifiche preventive ad hoc, in modo da escludere che quest'ultimo debba rispondere per comportamenti illeciti o opachi riconducibili ai fornitori o ai subfornitori lungo la catena".