ICSC: il Piano Strategico 2025-2030 per sport e cultura

Sport ICSC - Foto di Gonzalo Facello da PexelsIntegrazione, coesione, sviluppo sostenibile e transizione competitiva. Sono le priorità trasversali del Piano Strategico 2025–2030 dell’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale (ICSC), che nei prossimi cinque anni attiverà nuovi investimenti per oltre 5 miliardi di euro.

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Con il Piano Strategico 2025–2030, l'ICSC intende rafforzare il ruolo di piattaforma finanziaria di riferimento per la promozione e lo sviluppo delle industrie dello Sport e della Cultura attraverso un modello di intervento ampio, integrato e impact-driven. 

Si tratta del primo documento programmatico di indirizzo strategico della Banca - dopo la sua trasformazione in Società per Azioni - che potenzia la vocazione di Banca per lo sviluppo con l’obiettivo di attivare il pieno potenziale di Sport e Cultura come motori di crescita socio-economica, infrastrutturazione e competitività. 

"Con il Piano Strategico intendiamo ampliare in modo significativo la nostra capacità d’impatto sul sistema paese”, ha affermato Antonella Baldino, Amministratore Delegato di ICSC . “La Banca evolve verso un modello integrato, digitale, strategicamente orientato, con un obiettivo chiaro: valorizzare pienamente la dimensione economica e sociale di Sport e Cultura attraverso una più ampia mobilitazione  di investimenti addizionali, intercettando la crescente disponibilità di capitale istituzionale interessato ai settori. Sport e Cultura sono capitale produttivo: asset class di investimento attrattive e industrie strategiche da riportare al centro dell’agenda pubblica come leve di  sviluppo, occupazione e competitività territoriale".

Sport e cultura: ICSC, cosa prevede il Piano Strategico 2025-2030?

Con l'adozione di un Piano quinquennale, l'ICSC intende costruire le condizioni per una istituzione finanziaria capace di interpretare con coerenza ed efficacia il mandato di interesse pubblico, in linea con la natura di investitore paziente che opera secondo una logica di complementarità e addizionalità rispetto al mercato.

Scopo della Banca è implementare un approccio innovativo e proattivo all’investimento in asset sportivi e culturali, capace di intercettare i megatrend legati alla transizione verde e digitale e alla crescente attrattività delle infrastrutture sociali nelle strategie di intervento dei policy maker e degli investitori istituzionali, favorendo l’avvio di un più vasto processo di sviluppo e ammodernamento infrastrutturale e di crescita delle imprese della catena del valore, in Italia e all’estero.

Grazie al Piano, la Banca punta a potenziare il sostegno a enti pubblici, imprese, infrastrutture, settore non profit con progettualità e iniziative in ambito Sport e Cultura, con l’obiettivo di mobilitare risorse per circa 4 miliardi di euro, con un incremento del 65% rispetto al quinquennio precedente. Un impegno finalizzato ad attivare nuovi investimenti per oltre 5 miliardi di euro, grazie a un effetto leva medio di 1,8x, anche attraverso l’attrazione di capitali di terzi.

Finanziamenti

La dinamica espansiva delle risorse mobilitate a supporto delle filiere Sport e Cultura avviene attraverso la costruzione di un modello di intervento strutturato e scalabile, che prevede:

  • uno sviluppo presidiato, che bilancia l’espansione del portafoglio impieghi con il controllo dei rischi e la sostenibilità nel lungo periodo, supportato da investimenti significativi in infrastrutture e sistemi digitali avanzati;
  • un più forte ancoraggio ai principi di sostenibilità economica, sociale e ambientale, con un approccio orientato all’ottimizzazione del trade-off rischio-rendimento-impatto dei progetti e iniziative sostenuti nei settori Sport e Cultura;
  • un rilevante investimento nel capitale umano, finalizzato sia alla valorizzazione delle competenze interne sia all’integrazione di profili specializzati, essenziali per presidiare con efficacia un perimetro operativo più ampio e articolato.

Le quattro direttrici strategiche 

Il Piano prevede quattro linee strategiche - business, fondi, finanza e digitale - che guidano la Banca verso uno sviluppo solido, sostenibile e ad alto impatto per i settori di operatività e per l’intero sistema paese.

Sul fronte del business, il Piano intende estendere l'operatività lungo le filiere produttive dei settori Sport e Cultura con un approccio differenziato per settore e per cluster di clientela.

L'obiettivo è: rafforzare il ruolo di partner istituzionale degli enti territoriali a supporto delle politiche di investimento pubblico nei settori sportivo e culturale; ampliare il sostegno finanziario all’ecosistema non profit attivo nei settori di riferimento, rafforzando il ruolo di ICSC come presidio finanziario specializzato a supporto di operatori, associazioni sportive e culturali, caratterizzati da difficoltà di accesso al credito; accompagnare le imprese attive lungo le filiere Sport e Cultura nei processi di crescita, innovazione e internazionalizzazione, favorendo l’attrazione di iniziative e investimenti in Italia e all’estero; sostenere la promozione di grandi progetti infrastrutturali – stadi, studentati, interventi di riqualificazione urbana e valorizzazione del patrimonio storico-artistico. 

Per quanto riguarda i fondi pubblici, il Piano mira a potenziare il ruolo di ICSC nella gestione diretta dei fondi pubblici, allo scopo di mobilitare su larga scala capitali, pubblici e privati, destinati a sostenere progetti nel settore Sport e della Cultura, con effetto leva sulle risorse pubbliche.

Sport

La strategia si articola su tre linee di azione principali:

  • potenziamento della capacità di catalizzare risorse nazionali ed europee, anche attraverso la qualifica di Implementing Partner dei programmi della Commissione Europea;
  • attivazione di un ampio ventaglio di strumenti finanziari – debito, equity e garanzie – per rispondere alle specificità dei diversi progetti infrastrutturali;
  • diversificazione delle dotazioni in gestione per ampliare la capacità di intervento, garantendo maggiore continuità e autonomia finanziaria nel medio-lungo periodo degli strumenti finanziari in gestione.

In questa prospettiva si colloca il Fondo Italiano per lo Sport – istituito dal Decreto Sport (dl n. 96-2025) e affidato in gestione a ICSC –uno strumento finanziario pionieristico e innovativo, pensato per rispondere ai fabbisogni e alle sfide future del settore sportivo attraverso una pluralità di forme tecniche: finanziamenti (anche di natura subordinata), garanzie (single name e di portafoglio), sottoscrizione di capitale di rischio (Fondi di equity e debito, Fondi di Fondi e altri schemi di investimento) ed erogazione di contributi a fondo perduto (in conto interessi e in conto capitale).

Fondo italiano sport

Il Fondo si configura come un acceleratore di sistema, capace di mobilitare risorse, pubbliche e private, a sostegno dell’intera filiera sportiva: dal supporto ai grandi eventi internazionali, fino alla valorizzazione dell’impiantistica per lo Sport di base.

Per la finanza, il Piano prevede una spinta ulteriore alla diversificazione strutturale delle fonti di provvista, adottando una strategia di raccolta maggiormente orientata agli strumenti di capital markets, in particolare mediante un piano regolare di emissione di Social Bond. Un approccio volto a ottimizzare la gestione del mismatch temporale tra scadenze di attivo e passivo, consolidando un funding mix adeguato e coerente con i principi ESG e di impatto.

Infine, per il digitale, il Piano strategico prevede un programma di investimenti finalizzato all’evoluzione verso un modello di banca digitale e data-driven volta ad abilitare un approccio operativo innovativo, efficiente e sicuro, potenziando la capacità di rispondere in modo mirato e proattivo alle esigenze degli stakeholder. Tecnologia e strategia si integrano per abilitare la crescita, l’innovazione del business model e il rafforzamento della capacità competitiva della Banca.

Consulta il Piano Strategico ICSC 2025-2030