In Gazzetta ufficiale europeo il regolamento BRIDGEforEU
Attraverso il nuovo strumento per lo sviluppo e la crescita delle regioni frontaliere nell'UE BRIDGEforEU, l'Unione introduce una procedura standard per individuare e risolvere gli ostacoli transfrontalieri che rendono difficile per i cittadini e le imprese beneficiare della piena integrazione europea.
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BRIDGEforEU è lo strumento introdotto a livello UE per dare risposte agli oltre 150 milioni di cittadini dell'UE che vivono nelle regioni frontaliere, territori con un enorme potenziale di crescita economica e di integrazione, ostacolati però da discrepanze legali e amministrative. Attualmente le differenze tra i quadri giuridici, le norme tecniche e le procedure amministrative, sui diversi lati delle frontiere, impattano infatti sulla vita di cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni, condizionano la realizzazione di progetti infrastrutturali e la disponibilità di servizi pubblici transfrontalieri, dall'accesso all'assistenza sanitaria ai servizi di emergenza, e ostacolano il coordinamento della risposta alle catastrofi. Secondo uno studio finanziato dalla Commissione europea, la rimozione del 20% degli ostacoli attuali aumenterebbe il PIL del 2% nelle regioni transfrontaliere e creerebbe oltre un milione di posti di lavoro.
“Il regolamento istituisce un processo coordinato per affrontare le sfide transfrontaliere, amplifica le voci dei portatori di interessi locali e garantisce parità di accesso alle soluzioni per tutti gli Stati membri. Si tratta di un miglioramento concreto della vita quotidiana dei milioni di cittadini europei che vivono in queste zone”, aveva spiegato il vicepresidente esecutivo per la Coesione e le riforme, Raffaele Fitto, commentando il compromesso raggiunto da Parlamento UE e Consiglio sul testo del regolamento BRIDGEforEU alla fine del 2024, dopo 10 anni di negoziati.
L'adozione definitiva da parte del Parlamento europeo è arrivata invece il 6 maggio, aprendo la strada alla pubblicazione odierna in Gazzetta ufficiale, cui seguirà, a distanza di 20 giorni, l'entrata in vigore.
Cosa prevede BRIDGEforEU
La prima novità introdotta dal regolamento BRIDGEforEU – acronimo di Border Regions’ Instrument for Development and Growth in the EU - è la possibilità di istituire punti di coordinamento transfrontaliero, un nuovo servizio che valuterà le richieste dei portatori di interessi locali sui potenziali ostacoli e fungerà da collegamento con le autorità nazionali per affrontarli. Le parti interessate riceveranno una risposta formale che spiegherà se e come un ostacolo può essere risolto.
In secondo luogo, dopo che un ostacolo è stato valutato e riconosciuto, gli Stati membri e le regioni potranno utilizzare lo strumento di facilitazione transfrontaliera, una procedura standard volontaria concepita per risolvere gli ostacoli amministrativi e giuridici. Sebbene a ciascuna richiesta debba essere data risposta, la decisione di risolvere o meno un ostacolo resterà prerogativa delle autorità nazionali competenti.
Inoltre, la Commissione istituirà un registro pubblico degli ostacoli, attraverso la raccolta di dati dagli Stati membri sulle questioni transfrontaliere alle frontiere terrestri e marittime, in modo da poter sostenere i 27 nella loro risoluzione attraverso la condivisione di informazioni e conoscenze.