Bruxelles svela la Roadmap per la difesa UE 2030

Source: EC - Audiovisual Service / Cooperators: Producer : CE - Service audiovisuel - Photographer : Dati Bendo / Copyright: European Union, 2025La Commissione europea e l'Alto Rappresentante dell'Unione per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza hanno presentato oggi la "Preserving Peace - Defence Readiness Roadmap 2030" (Roadmap per la Prontezza della Difesa 2030). Al centro della tabella di marcia di Bruxelles per aiutare i 27 a colmare i gap nel settore entro i prossimi cinque anni figurano aree come droni, spazio, mobilità militare e guerra elettronica.

Cosa prevede il pacchetto Omnibus per la Difesa

Richiesta dal Consiglio Europeo a giugno di quest'anno, la tabella di marcia per la difesa UE esamina i progressi compiuti con il Libro bianco sulla difesa e delinea concretamente le prossime tappe nell'attuazione del suo obiettivo di raggiungere la piena prontezza nel settore entro il 2030.

"Le recenti minacce hanno dimostrato che l'Europa è a rischio. Dobbiamo proteggere ogni cittadino e centimetro quadrato del nostro territorio. E l'Europa deve rispondere con unità, solidarietà e determinazione," ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, definendo la Defence Readiness Roadmap 2030 come "un piano chiaro con obiettivi condivisi e tappe concrete sul nostro percorso verso il 2030, perché solo ciò che viene misurato viene realizzato".

Quattro iniziative faro per la difesa

Per agire rapidamente dove un approccio congiunto è più efficace, la Roadmap propone quattro iniziative faro per la prontezza europea (in inglese "European Readiness Flagships"):

  • European Drone Defence Initiative, un sistema multilivello per il rilevamento e la neutralizzazione dei droni, sviluppato con un approccio a "360 gradi" e in stretta cooperazione con l'Ucraina. Questa iniziativa è particolarmente rilevante e urgente, considerando le ripetute violazioni dello spazio aereo degli Stati membri avvenute nei mesi passati. Il modello punta sull'innovazione militare rapida, collegando ricerca, sviluppo e produzione.
  • Eastern Flank Watch, un progetto di difesa integrata per proteggere i confini orientali dell'UE, dalla Finlandia al Mar Nero, che combinera' sistemi anti-drone, difesa aerea, sicurezza marittima nel Baltico e nel Mar Nero e strumenti di contrasto alle minacce ibride e alla "flotta ombra" russa. Il piano sarà pienamente allineato con la struttura di comando e controllo integrata della NATO.
  • European Air Shield, uno scudo integrato e multistrato di difesa aerea e missilistica per gli Stati membri, anche in questo caso pienamente interoperabile con il sistema di comando e controllo della NATO.
  • European Space Shield, destinato a proteggere le infrastrutture spaziali critiche europee da interferenze, jamming e cyber-attacchi, integrando capacità nazionali con sistemi come Galileo, Copernicus e Iris2.

Photo credit: European Union, 2025

In base al calendario proposto dalla Commissione europea, si prevede che il muro anti-droni e l’iniziativa per il fianco orientale possano essere lanciati entro il primo trimestre 2026, in modo da essere pienamente operativi, rispettivamente, entro la fine del 2027 ed entro la fine del 2028. Per quanto riguarda lo scudo aereo e quello spaziale, l'attivazione è fissata per il secondo trimestre del 2026.

Coalizioni di capacità in nove aree strategiche 

Il raggiungimento della piena prontezza di difesa richiede che le forze armate degli Stati membri siano in grado di anticipare e rispondere a qualsiasi crisi, inclusi i conflitti ad alta intensità. A tal proposito, la Roadmap invita i 27 a completare rapidamente la formazione delle Coalizioni di Capacità ("Capability Coalitions") in nove aree prioritarie per colmare le lacune critiche attraverso lo sviluppo e l'approvvigionamento congiunto. Le aree includono: difesa aerea e missilistica, sistemi di artiglieria, missili e munizioni, droni e contromisure per droni, combattimento terrestre, capacità marittime, ciber, AI e guerra elettronica, facilitatori strategici e mobilità militare.

European Union, 2025

Ciascuna Coalizione dovrà identificare i progetti concreti, stabilire ruoli, tempistiche e coordinare le fasi di acquisto e produzione, sfruttando attivamente gli strumenti di finanziamento e cooperazione dell'UE come lo European Defence Industry Programme (EDIP) e i progetti PESCO.

Parallelamente, la Commissione ha stabilito due traguardi strutturali e vincolanti per il 2030: innalzare la quota di appalti di difesa condotti congiuntamente tra gli Stati membri al 40% entro il 2027 e assicurare che almeno il 55% degli investimenti complessivi sia destinato alla base industriale e tecnologica di difesa europea (EDTIB).

Per colmare le attuali lacune di capacità, infatti, l'UE deve puntare maggiormente sull'EDTIB che servirà a fornire agli Stati membri le attrezzature e i mezzi necessari con la portata e la velocità adeguate. Le linee di produzione dovrebbero essere sostanzialmente aumentate e i tempi di consegna dei materiali di difesa critici dovrebbero essere significativamente ridotti.

Questo richiede di sfruttare appieno il potenziale dell'innovazione per la difesa. Su questo punto, l’Esecutivo europeo si impegna, entro la fine dell’anno, a istituire delle Alleanze tecnologiche per la difesa ("Tech Alliances for Defence"), mettendo in contatto gli innovatori con gli stakeholders del settore negli Stati membri per colmare le carenze critiche in termini di capacità. Parallelamente, si punta a garantire la resilienza delle catene di approvvigionamento della difesa, anche attraverso la riduzione delle dipendenze critiche da materie prime e altri input fondamentali. Inoltre, si fissa l'obiettivo di riqualificare 200.000 dipendenti dell'industria della difesa entro la fine del 2026.

A proposito di risorse, la roadmap fissa entro il 2027 la deadline per l'attivazione del Fondo per la Competitività (in particolare la "defence window") e del programma quadro per la Ricerca, Horizon Europe.

Mobilità militare e focus su Ucraina

La roadmap stabilisce anche piani per istituire un'area di mobilità militare a livello UE entro la fine del 2027, con norme armonizzate e una rete di rotte terrestri, aeree e marittime per muovere rapidamente truppe e attrezzature in tutta Europa.

Il rafforzamento della difesa europea passa anche per il sostegno risoluto a Kiev. Bruxelles, infatti, sottolinea che rendere l'Ucraina un "porcospino d'acciaio" è fondamentale per la sicurezza del continente e stabilisce l'obiettivo di integrare pienamente l'industria della difesa ucraina nell'EDTIB. A tal fine, è prevista l'istituzione nel 2026 di una "Drone Alliance with Ukraine" per sostenere la creazione di joint venture che sfruttino la tecnologia europea e l'esperienza ucraina sul campo di battaglia.

Consulta la Joint Communication - Defence Readiness Roadmap 2030

Consulta il Readiness 2030 factsheet