Ok del CdM a Coltivaitalia: un miliardo per il collegato agricoltura
Il Consiglio dei Ministri ha approvato, su proposta del ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, il disegno di legge collegato alla legge di bilancio in materia di agricoltura. Il collegato agricolo, dal titolo Coltivaitalia, poggia su uno stanziamento di oltre un miliardo di euro per il triennio 2026-2028.
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Tre grandi pilastri dedicati ad altrettanti comparti - olivicolo, cerealicolo e allevamento - insieme a un pacchetto di misure per i giovani agricoltori under 41, fondi per i contratti di filiera e per la ricerca e l'innovazione in agricoltura. È questo in sintesi il contenuto del collegato agricolo alla manovra, il ddl "Misure di consolidamento e sviluppo del settore agricolo", approvato con procedura d'urgenza dal Consiglio dei Ministri del 24 luglio, in modo da ridurre al massimo i tempi di approvazione e rendere disponibili le prime risorse "già a partire da marzo 2026", ha spiegato Lollobrigida.
Oltre un miliardo i fondi a disposizione, annunciati proprio mentre si profila un taglio dei fondi europei per gli agricoltori nell'ambito della Politica Agricola Comune 2028-2034.
Collegato agricolo: un miliardo per comparti chiave e giovani agricoltori
L'adozione del collegato agricoltura nel CdM di questa settimana era stata annunciata dal sottosegretario al Masaf, Patrizio La Pietra, in occasione di un evento organizzato dall'Associazione Italiana Frantoiani Oleari (AIFO), dove ha anticipato anche l'imminente sblocco dei fondi PNRR del bando frantoi oleari.
Il ddl riserva un totale di 900 milioni, ripartiti in parti uguali, a tre interventi rivolti ad altrettanti comparti chiave.
300 milioni saranno destinati al Fondo Sovranità alimentare per interventi a favore di frumento e produzione di proteine vegetali.
Altri 300 milioni andranno all'allevamento, al fine di ridurre la dipendenza dell’estero aumentando la produzione di carne bovina nazionale e rafforzando la linea vacca-vitello.
L'ultima quota da 300 milioni sarà destinata ad un piano olivicolo nazionale, nell'ambito del quale si finanzieranno il reimpianto di oliveti con varietà resistenti e il ripristino della capacità produttiva dell’Oliveto Italia.
Per la stabilizzazione dei mercati, il ddl mette in campo, con una dotazione di 10 milioni di euro, i contratti di filiera per il frumento. L'agevolazione consiste in un credito d'imposta di intensità variabile dal 20% al 40% in base alla durata degli accordi, che potranno andare da 3 a 5 anni, durante i quali si prevede un prezzo stabilito per mitigare le oscillazioni del mercato e assicurare un reddito stabile agli agricoltori.
Ulteriori agevolazioni, per un totale di 150 milioni di euro, saranno dirette a incentivare il ricambio generazionale, sostenendo i giovani agricoltori under 41 e le donne, in particolare nell'accesso al credito e alla terra. All'obiettivo concorrerà ISMEA, che metterà a bando 8.417 ettari da assegnare in comodato d'uso gratuito per 10 anni a giovani di età compresa tra i 18 e i 41 anni, con la possibilità di riscatto al 50% del valore iniziale al termine del contratto. Allo stesso obiettivo contribuirà anche il progetto di una banca dati dei terreni abbandonati e silenti, che verranno mappati e messi a disposizione in concessione o in affitto.
Dote da 13,5 milioni, invece, per il sostegno a ricerca e innovazione. Il ddl autorizza 45 nuove assunzioni presso il CREA, che così potrà dotarsi di unità di personale dedicate alla ricerca, e sostiene le aziende agricole sperimentali del CREA e degli istituti agrari con investimenti in agromeccanica di precisione, intelligenza artificiale, sensoristica all'avanguardia e meccatronica.
Per le imprese agricole colpite da epizoozie nel corso del 2025, che abbiano subito una riduzione del volume d'affari di almeno il 20% o una diminuzione della produzione di almeno il 30%, si prevede invece una moratoria di 12 mesi sulla quota capitale delle rate di mutui e altri finanziamenti a rimborso rateale in scadenza nel 2026, stipulati con banche, intermediari finanziari o altri soggetti autorizzati alla concessione del credito.
Infine, del pacchetto fanno parte misure di semplificazione, norme in materia di etichettatura e il potenziamento di AGEA, l'Agenzia per le erogazioni in agricoltura, che prenderà la denominazione di Ageait - Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura, Innovazione e Tecnologia - per valorizzare il patrimonio informativo del SIAN e guidare l'innovazione nel settore agricolo e della pesca.