Manovra 2026, sì del CdM. Vale 18,7 miliardi

Giorgetti - Photo credit: Palazzo ChigiIl Consiglio dei ministri (CdM) ha approvato la Manovra 2026 che vale complessivamente 18,7 miliardi. Le risorse provengono per lo più da tagli alla spesa e da un contributo importante, ha spiegato la premier Giorgia Meloni, che arriva da banche e assicurazioni. Al suo interno trovano posto misure per famiglie, imprese, sanità e difesa.

Verso la manovra 2026: ok al Documento programmatico di finanza pubblica

Sono queste, infatti, le quattro priorità della Legge di bilancio 2026 illustrate oggi da Giorgia Meloni in conferenza stampa, subito dopo il via libera da parte del CdM. 

Si tratta di una “manovra molto seria ed equilibrata”, che è “più leggera delle precedenti” e su cui “pesa la situazione complessiva. Nel 2026, per intenderci, le casse dello stato verseranno 40 miliardi per il superbonus", ha sottolineato la presidente del Consiglio dei ministri, che invita a leggere la nuova legge di bilancio nel solco di quelle degli anni passati.

Manovra 2026 da 18,7 miliardi

Numeri alla mano, la Manovra 2026 prevede interventi per 18,7 miliardi di euro, con coperture date, oltre che dagli effetti del miglioramento del quadro di finanza pubblica e dalle risorse liberate dalla rimodulazione del PNRR, da un mix di tagli e di entrate. Fronte tagli, sulla base del Documento programmatico di bilancio, almeno un 2,3 miliardi dovrebbero arrivare dalla spending review dei Ministeri

Fronte entrate è in via di finalizzazione il negoziato sul contributo a carico delle banche, che nelle stime più rosee dovrebbe attestarsi su 4,5 miliardi di euro, ma potrebbe limitarsi a circa 2,8 miliardi. Si tratta di “un mix di interventi in parte di carattere strutturale e in parte di misure limitate nel tempo”, ha spiegato il ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti in conferenza stampa. Dentro figurano infatti misure come l’aumento dell’Irap o la possibilità di liberare riserve, solo per citarne alcune. “Tutte misure assorbibili dal sistema senza contraccolpi", ha aggiunto Giorgetti che, sul tema delle riserve, ha aggiunto: “il rischio che non arrivino c’è sempre. Dico semplicemente che le banche faranno le valutazioni in base ai risultati di quest’anno. Mi sembra che vadano particolarmente bene, le loro politiche di dividendi che hanno promesso gli azionisti, e in funzione di queste vedranno se è il caso o meno di liberare le riserve". 

Ulteriori introiti si attendono dalla pace fiscale, mentre altri 3,3 miliardi da “altre entrate e coperture”. In questo si tratta di interventi ad esempio sugli eventi di elusione fiscale, sulle liquidazioni iva omesse, sulle indebite compensazioni, ma anche sul rinnovo del calendario fiscale tabacchi, ha spiegato Giorgetti.

Quanto al famoso “tesoretto” che sarebbe stato lasciato al parlamento, il ministro dell’economia è stato categorico. “Io il tesoretto non lo vedo”, ha infatti dichiarato Giorgetti, aggiungendo che “il Parlamento può decidere di togliere cifre messe su alcune cose e di metterle su altro".

Manovra 2026: le misure per le famiglie

La prima grande area prioritaria su cui interviene la Manovra 2026 è quella delle famiglie e della tutela del potere di acquisto. La Manovra 2026 da un lato conferma le misure della scorsa Finanziaria, come ad esempio il congedo parentale facoltativo retribuito all’80% per i primi tre mesi dopo il periodo di congedo obbligatorio e il bonus nuovi nati. Dall’altro stanzia 1,6 miliardi in più con cui assicurare ad essempio l'aumento da 40 a 60 euro al mese del bonus per le mamme lavoratrici e con cui procedere all'esclusione della prima casa (con un limite del valore catastale) dal calcolo Isee per accedere ad una serie di prestazioni.

Sul fronte salari, 2,8 miliardi sono destinati al taglio della seconda aliquota Irpef di due punti percentuali, dal 35% al 33%, per i redditi da 28mila a 50mila euro. Per redditi fino a 28mila euro (cioè la quota di redditi che non è coperta dalla diminuzione dell'Irpef) la Manovra  prevede invece che in caso di rinnovo contrattuale si applichi l’aliquota del 5%. 

La Manovra prevede anche un taglio dal 5% al 1% della tassazione dei premi di produttività, sui quali viene elevata anche la soglia di quelli soggetti ad aliquota, nonché la detassazione sulle componenti del salario dei turni notturni e festivi. 

Infine, tra le altre misure citate dalla premier, figura anche il rifinanziamento della Carta Dedicata a te da 500 milioni di euro.

Per approfondire: Manovra 2026, dal bonus prima casa alle detrazioni fiscali: le misure per le famiglie

Manovra 2026: le misure per le imprese

Fronte imprese, il focus è sul sostegno agli investimenti. Il piatto forte del menù è senza dubbio la reintroduzione del super e iper ammortamento, cioè la maggiorazione del costo di acquisizione dei beni ai fini del loro ammortamento previsto da Industria 4.0, per un totale di 4 miliardi di euro. Su questo fronte, però, Meloni ha aggiunto che il governo sta “anche valutando la possibilità di usare la revisione di medio termine della politica di coesione (che ha tra le sue priorità anche la competitività) per aumentare sensibilmente queste risorse” e venire incontro alle richieste delle imprese che dalla Manovra 2026 si aspettavano di più.

Altri 2,3 miliardi vanno al rifinanziamento del credito d’imposta ZES Unica, che adesso include anche Marche e Umbria. Nel 2026, quindi, il tax credit ZES potrà contare su 100 milioni di euro in più rispetto alla dotazione 2025. Per il credito d’imposta Zone logistiche semplificate (ZLS), invece, per il 2026 vengono stanziati 100 milioni di euro.

Infine la Manovra rifinanzia anche la Nuova Sabatini e proroga la sterilizzazione di plastic e sugar tax al 2026.

Per approfondire: Le misure per le imprese nella Manovra 2026

Fondi aggiuntivi per la sanità e il capitolo difesa

La Manovra 2026 prevede poi una nuova iniezione di risorse per la sanità, andando a integrare gli stanziamenti della legge di bilancio 2025 (oltre 5 miliardi per il 2026, 5,7 miliardi per il 2027 e quasi 7 miliardi per il 2028) con ulteriori 2,4 miliardi di euro per il 2026 e 2,65 miliardi per il biennio successivo. Tra le priorità di spesa, nuove assunzioni e aumenti al personale del comparto.

Per quanto concerne il capitolo difesa, invece, la premier ha spiegato che "con questa legge di bilancio, l’Italia rispetta la traiettoria sul deficit che ci permette di accedere a Safe”, lo strumento di prestito del pacchetto RearmEurope per aumentare gli investimenti nel settore difesa e sicurezza.

In legge di bilancio i Bonus casa 2026

Infine nella Manovra trova spazio anche il capitolo dei bonus casa, che nel 2026 saranno prorogati alle stesse condizioni previste per l’anno 2025: la detrazione per le ristrutturazioni e l’ecobonus sarebbero quindi confermati al 50% per le sole prime case e al 36% per le seconde case, con tetto massimo di spesa fissato a 96mila euro.

In manovra potrebbe trovare posto anche il bonus mobili, che nel 2026 funzionerebbe come una detrazione del 50%, indifferentemente per abitazioni principali e secondarie, a patto che gli immobili da arredare siano stati oggetto di lavori di ristrutturazione a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto di arredi ed elettrodomestici, con il tetto di spesa agevolabile confermato a 5 mila euro.

Per approfondire: Verso la proroga dei bonus casa in Legge di bilancio 2026