Net Zero Industry Act: Bruxelles adotta norme secondarie per rafforzare target net-zero

Foto di Anne Nygård da UnsplashLa Commissione Europea ha adottato quattro normative secondarie e una comunicazione relative al Net Zero Industry Act (NZIA), il regolamento che mira ad aumentare la capacità di produzione europea per lo sviluppo della green tech e a rendere l’Unione un punto di riferimento nella corsa globale verso le tecnologie per la decarbonizzazione.  

Cos’è il Net Zero Industry Act

L’adozione delle nuove norme fa seguito alla consultazione lanciata da Bruxelles il 27 gennaio scorso (e chiusa il 21 febbraio), che ha raccolto i feedback di un’ampia platea di stakeholder su tre leggi attuative e un atto delegato per supportare l’obiettivo del Net Zero Industry Act di creare un quadro normativo che stimoli la competitività dell’industria europea e faccia progredire le tecnologie cruciali per la decarbonizzazione. 

Più in dettaglio, l’adozione della legislazione secondaria del Net Zero Industry Act rappresenta un importante passo in avanti per rendere sempre più concreta l’attuazione del regolamento principe del Green Deal Industrial Plan, che si pone l’obiettivo di raggiungere entro il 2030 una capacità di produzione di tecnologie net-zero strategiche dell’UE pari al 40% del fabbisogno di diffusione dell’Unione (e al 15% del valore del mercato globale riferito a tali tecnologie).

Tra i contributi di queste normative secondarie, chiarimenti su quali progetti di produzione possono beneficiare di disposizioni specifiche della legge, come quelle relative all’autorizzazione, allo status di progetto strategico e ai criteri non tariffari

“L’adozione odierna della normativa secondaria nell’ambito della Legge sull’Industria a Emissioni Nette Zero rappresenta una tappa fondamentale per il rafforzamento della tecnologia pulita nell’UE. Stiamo fornendo la chiarezza e la fiducia di cui le nostre industrie delle tecnologie pulite hanno bisogno per investire, crescere e assumere un ruolo di leadership a livello globale. Rafforzando la base industriale dell’Europa, stiamo aumentando la nostra resilienza economica e assicurando la nostra competitività a lungo termine nella corsa globale verso le emissioni nette zero”, ha commentato Stéphane Séjourné, vicepresidente esecutivo per la Prosperità e la Strategia Industriale.

Di seguito esploriamo gli atti adottati dall’Esecutivo europeo. 

NZIA: la legge sui criteri comuni per la selezione dei progetti

In base al Net Zero Industry Act, i progetti di produzione con tecnologia net-zero possono presentare domanda agli Stati membri per ottenere lo status di “progetto strategico net-zero”, cui sono conferiti specifici benefici (tra cui il conseguimento di “status prioritario” a livello nazionale, che garantisce un trattamento amministrativo accelerato e consulenza finanziaria). 

In tale contesto, l’articolo 13(2) del NZIA richiede l’adozione di una “Legge attuativa sui criteri di selezione dei progetti strategici” (Implementing Act on strategic project selection criteria), che fornisca delle linee guida per garantire condizioni uniformi in tutti i 27 per l’applicazione dei criteri di selezione dei progetti strategici. Tali linee guida devono comprendere anche orientamenti specifici per valutare se la capacità produttiva di un progetto è “unica nel suo genere” o se è basata sulla “migliore tecnologia disponibile” e se tale capacità produttiva può essere considerata “significativa”. 

L’atto adottato oggi garantisce un processo di selezione coerente tra gli Stati membri, fornendo indicazioni sui criteri applicabili per la selezione dei progetti. L'Esecutivo UE incoraggia gli Stati membri a utilizzare il processo di candidatura disponibile sul sito web della Commissione per ridurre l’onere amministrativo. Questo sito fornisce indicazioni specifiche su alcuni criteri di selezione, come quelli relativi a “prima tipologia nel suo genere”, “migliore tecnologia disponibile” e “capacità produttiva significativa”.

Per approfondire, consulta il testo della legge adottata dalla Commissione

Net Zero Act: la legge sui criteri non legati al prezzo nelle aste per energie rinnovabili

Un’altra legge adottata dalla Commissione riguarda le regole per l’inclusione di determinati criteri “non tariffari” nelle aste degli Stati membri per lo sviluppo delle energie rinnovabili. Tra i criteri inclusi, la corporate social responsibility (condotta aziendale responsabile), la cybersicurezza, la sostenibilità e il contributo alla resilienza. 

In base alla nuova “Legge attuativa sui criteri non tariffari nelle aste di energia rinnovabile” (Implementing Act on non-price criteria in renewable energy auctions), a partire dal 30 dicembre 2025 le nuove regole dovranno essere applicate al 30% dei volumi d’asta (oppure a 6 GW l’anno per ogni Stato membro). Inoltre, l’atto fornisce parametri più dettagliati per armonizzare l’applicazione di tali regole da parte degli Stati membri, garantendo una maggiore visibilità per le imprese, pur lasciando un certo margine di flessibilità. 

Secondo la Commissione, criteri più oggettivi e trasparenti che premiano i prodotti a maggiore valore aggiunto possono supportare meglio un’industria manifatturiera sostenibile, innovativa e resiliente.

Per approfondire, consulta la nuova norma sui criteri non tariffari per le aste per le FER

La legge sui componenti specifici rilevanti per l’accesso al mercato del Net Zero Industry Act

Prevista dall’articolo 29(2) del NZIA, un’altra norma è legata ai principali componenti specifici connessi ai prodotti finali delle tecnologie a emissioni zero. La lista di tali prodotti e correlati componenti supporta i Paesi membri nell’identificazione dei prodotti per i quali si applica obbligatoriamente il criterio non tariffario della “resilienza”. Ciò significa che, in alcune procedure pubbliche, le autorità appaltanti devono considerare la resilienza della catena di approvvigionamento insieme al prezzo nella selezione di tecnologie o fornitori, ossia non devono selezionare semplicemente l’opzione più economica.

In base alla nuova “Legge attuativa sui principali componenti specifici rilevanti per il capitolo sull’accesso ai mercati del NZIA” (Implementing Act on main specific components relevant for the NZIA access to markets chapter), questo criterio deve essere applicato negli appalti pubblici, nelle aste per energie rinnovabili e in altre forme di intervento pubblico, quando esiste una dipendenza eccessiva da una singola fonte di approvvigionamento per uno di questi prodotti.

Consulta la legge adottata dalla Commissione

L’atto delegato sui componenti principalmente utilizzati ai sensi del NZIA e la comunicazione sulle quote di approvvigionamento dell’UE

Vi sono poi altre due norme adottate dall’Esecutivo UE.

La prima è l’”Atto delegato sui componenti principalmente utilizzati ai sensi del NZIA” (Delegated act on primarly used components under the NZIA). Tale atto chiarisce l’ambito di applicazione del Net Zero Industry Act elencando i componenti specifici per i quali si applicano i requisiti della legge. 

Più in dettaglio, previsto dall’articolo 46(7) del NZIA, l’atto delegato rettifica (aggiornandolo) l’allegato al regolamento (“Annex”) che contiene l’elenco di questi componenti. Tale elenco, che servirà ai 27 per attuare il regolamento Net Zero Industry Act, potrà sempre essere aggiornato qualora venissero individuati via via nuovi componenti fondamentali per la transizione. 

Tra i componenti principalmente utilizzati ad oggi per raggiungere i target del NZIA vi sono il fotovoltaico, l’eolico onshore e offshore, lo stoccaggio e le tecnologie per le batterie, la geotermia, le tecnologie per l’idrogeno, nonché la cattura e lo stoccaggio di carbonio (CCS)

Da sottolineare, a proposito dell’atto delegato, che, a differenza delle leggi attuative, dopo l’adozione della Commissione il Parlamento europeo e il Consiglio hanno un periodo di controllo di 2 mesi (prorogabile di ulteriori 2 mesi su richiesta), durante il quale possono opporsi all’atto. 

Consulta l’atto delegato e la l'allegato con la lista di componenti principalmente utilizzati

Il secondo documento, invece, è la comunicazione della Commissione che fornisce informazioni sull’origine delle quote di approvvigionamento di tecnologie net zero dell’Unione, evidenziando le dipendenze da Paesi terzi per determinate tecnologie. 

Come sottolineato dalla Commissione stessa, tali informazioni permettono l'applicazione del criterio non tariffario della "resilienza" negli appalti pubblici, nelle aste per energie rinnovabili e in altri interventi pubblici, con l'obiettivo di diversificare le fonti tecnologiche. Inoltre, con questa Comunicazione Bruxelles punta ad aiutare gli Stati membri a valutare i progetti di produzione di tecnologie a emissioni nette zero che possono beneficiare dello status di progetto strategico.

Consulta la comunicazione adottata dalla Commissione