IV Pacchetto Omnibus: ok del Coreper agli emendamenti del Consiglio
Via libera del Coreper alla posizione del Consiglio sul IV Pacchetto Omnibus proposto dalla Commissione che interviene su digitalizzazione, riduzione degli obblighi di comunicazione, specifiche comuni, rinvio di alcuni obblighi di due diligence e - dulcis in fundo - individua una “nuova” categoria di imprese: le Small MidCap (piccole imprese a media capitalizzazione).
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Sono questi i contenuti più salienti del IV Pacchetto Omnibus su cui il Consiglio ha espresso la propria posizione, che ieri ha ricevuto l’ok dei rappresentanti degli Stati membri (Coreper).
Presentato lo scorso maggio dall’Esecutivo europeo dopo i pacchetti Omnibus I e II (che hanno razionalizzato rispettivamente le norme in materia di informativa sulla sostenibilità e quelle sul dovere di diligenza e gli investimenti dell’UE) e il III pacchetto Omnibus (dedicato all'agricoltura), il IV Pacchetto Omnibus rientra nella strategia di Bruxelles volta a rivitalizzare la competitività europea facendo perno non solo sui fondi, ma anche sulle semplificazioni e sulla sburocratizzazione, al fine di eliminare quei fardelli normativi e quelle ridondanze che pesano sulle imprese europee, costringendole a impiegare risorse in procedure di compliance a volte superflue.
Si tratta di un insieme di misure che introducono modifiche mirate a otto atti legislativi:
- il Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) - Regolamento (UE) 2016/679;
- il Regolamento relativo alla difesa contro le importazioni oggetto di dumping - Regolamento (UE) 2016/1036;
- il Regolamento relativo alla difesa contro le importazioni oggetto di sovvenzioni - Regolamento (UE) 2016/1037;
- la Direttiva relativa ai mercati degli strumenti finanziari – Direttiva (UE) 2014/65/UE (MIFID);
- il Regolamento sul prospetto - Regolamento (UE) 2017/1129;
- il Regolamento sulle batterie - Regolamento (UE) 2023/1542;
- la Direttiva sulla resilienza dei soggetti critici - Direttiva (UE) 2022/2557;
- il Regolamento sui gas fluorurati a effetto serra - Regolamento (UE) 2024/573.
Il combinato disposto di tali interventi dovrebbe portare alla riduzione di 400 milioni di euro dei costi amministrativi sostenuti annualmente dalle imprese, andando così ad aggiungere agli 8 miliardi di euro di risparmi già assicurati attraverso i primi pacchetti Omnibus.
“Troppe aziende europee dedicano troppo tempo a destreggiarsi tra normative complesse. Con l'accordo odierno, compiamo un passo importante per cambiare questa situazione. Che si tratti di semplificare la documentazione digitale o di aiutare le piccole imprese a crescere, si tratta di costruire un'Europa più competitiva. C'è ancora molto lavoro da fare, ma questi accordi dimostrano che la semplificazione non è più solo una promessa, ma è ormai una pratica”, ha dichiarato Marie Bjerre, Ministro per gli Affari Europei della Danimarca.
Il pacchetto Omnibus IV: arriva la definzione di Small Mid Cap
Una delle novità più rilevanti del quarto pacchetto Omnibus è senza dubbio l’individuazione, da parte di Bruxelles, di una nuova categoria di imprese. Stiamo parlando delle piccole imprese a media capitalizzazione, ossia quelle imprese con meno di 750 dipendenti e fino a 150 milioni di euro di fatturato (o fino a 129 milioni di euro di attività totali).
Come spiegano dalla Commissione UE quando ha presentato il IV Pacchetto a maggio, fino ad oggi le piccole imprese a media capitalizzazione (quelle che superano i 250 dipendenti) sono state trattate come grandi imprese, dovendo soddisfare esattamente gli stessi obblighi di conformità. Un salto di qualifica che spesso scoraggia la crescita e limita la competitività.
Per questo Bruxelles ha deciso di individuare questa nuova categoria di imprese (le Small Mid Cap, in inglese) prevedendo per loro l’accesso ad una serie di vantaggi che finora erano stati prerogativa assoluta delle PMI.
Ad esempio parliamo di deroghe specifiche ai sensi del Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR), prevedendo per loro un esonero dall'obbligo di tenere registri delle attività di trattamento dei dati.
Ma anche della possibilità, per le Small Mid Cap, di beneficiare di norme semplificate come quelle sul prospetto in forma abbreviata e standardizzato finora prerogativa delle PMI e che invece, d’ora in avanti, riguarderà anche le imprese a media capitalizzazione. In questo modo per tali imprese la quotazione delle società di gestione del rischio in borsa sarà più semplice e meno costosa.
Il pacchetto Omnibus IV spinge sulla digitalizzazione
Il pacchetto Omnibus IV del 21 maggio 2025 accelera anche la transizione digitale, eliminando gli onerosi requisiti cartacei nella legislazione sui prodotti.
Le attuali norme dell'UE, infatti, impongono ancora alle imprese di fornire dichiarazioni di conformità su supporto cartaceo, istruzioni per l'uso e altro ancora.
Digitalizzando questi requisiti, invece, le imprese potranno presentare e distribuire più facilmente le informazioni, mentre le autorità nazionali potranno verificare la conformità in modo più efficiente.
Esenzione dalla registrazione dei gas fluorurati ad effetto serra
Molto settoriale è, invece, la semplificazione relativa al portale UE dei gas fluorurati. Non a caso la plaeta di imprese che beneficeranno di tale novità è composta da circa 10mila imprese (solo nel 2026).
Attualmente, tutti gli importatori e gli esportatori di prodotti contenenti gas fluorurati devono registrarsi sul portale UE dei gas fluorurati. Una procedura - spiega Bruxelles - affrontata da circa 2.000 nuove aziende ogni mese. Molte di queste sono piccole concessionarie di auto che importano o esportano alcune auto usate con un gas fluorurato nel sistema di condizionamento dell'aria.
In tale contesto, la modifica proposta ridurrà l'onere di conformità per le imprese più piccole che gestiscono volumi commerciali limitati, mantenendo nel contempo gli obiettivi climatici del regolamento.
Facilitare l'introduzione graduale degli obblighi di dovuta diligenza per le batterie
Il pacchetto Omnibus IV interviene anche sugli obblighi di due diligence in materia di batterie, spostando in avanti di due anni (dal 2025 al 2027) le lancette per l’applicazione di tali norme.
L’obiettivo è di aiutare l'industria europea delle batterie ad affrontare le sfide dell'approvvigionamento di materie prime in tempi incerti, dando più tempo sia alle imprese di prepararsi alle nuove disposizioni, sia per l'istituzione di organismi di verifica terzi.
Inoltre Bruxelles ha stabilito che gli orientamenti in materia di due diligence saranno pubblicati un anno prima dell'entrata in vigore degli obblighi, contribuendo in tal modo a garantire un'attuazione più agevole delle nuove norme.
Certezza del diritto attraverso specifiche comuni
Infine le imprese, comprese le PMI e le piccole e medie imprese, avranno un percorso chiaro per dimostrare che i loro prodotti soddisfino i requisiti dell'UE, anche quando non sono disponibili norme armonizzate a livello dell'UE. Ciò offrirà loro maggiore certezza giuridica, ridurrà i costi e aumenterà la competitività.
Novità: Omnibus IV, ok del Coreper alla posizione del Consiglio
L’ultima novità in ordine di tempo relativa al quarto Omnibus è l’approvazione da parte del Coreper della posizione del Consiglio su questo pacchetto di norme proposto dalla Commissione.
Rispetto alle proposte dell’Esecutivo UE, il Consiglio ha introdotto alcuni emendamenti.
Per quanto riguarda le Small Mid Cap, il Consiglio ha innalzato le soglie relative ai requisiti delle imprese che fanno parte della categoria: 1000 dipendenti (invece di 750), un fatturato annuo fino a 200 milioni di euro (anziché 150 milioni), e un totale di bilancio annuo fino a 172 milioni di euro (invece di 129 milioni di euro).
In materia di digitalizzazione, invece, il Consiglio ha sostanzialmente mantenuto l’impostazione iniziale della Commissione, modificando però al contempo alcuni elementi tecnici specifici dei rispettivi atti legislativi. Il Consiglio ha inoltre introdotto ulteriori chiarimenti sull’accesso alle informazioni disponibili in formato digitale e sul “contatto digitale” di un’azienda. La posizione del Consiglio garantire anche che, in caso di rischio di gravi danni per i consumatori, le informazioni sulla sicurezza siano sempre disponibili in formato cartaceo.
Rispetto alle specifiche comuni, il Consiglio ha allineato i testi all’approccio concordato nel regolamento sulla sicurezza dei giocattoli all’inizio di quest’anno. La posizione del Consiglio chiarisce che le specifiche comuni dovrebbero fungere solo da opzione di riserva quando le norme armonizzate non sono disponibili o sono insufficienti, promuovendo così la coerenza dell’Acquis dell’UE (ovvero la raccolta dei diritti e degli obblighi comuni che costituisce il corpo del diritto dell'Unione).
Infine, il Consiglio ha prorogato i termini di recepimento della direttiva a 24 mesi per dare agli Stati membri tempo sufficiente per attuare le modifiche.
Adesso, dopo l’approvazione dei mandati negoziali del Consiglio da parte del Coreper, la presidenza avvierà il prima possibile i negoziati con il Parlamento UE per raggiungere un accordo definitivo.
I pacchetti Omnibus successivi
Dopo l’adozione del IV Pacchetto Omnibus, la Commissione ha lanciato il Pacchetto per la difesa a giugno, che mira a contribuire al conseguimento degli obiettivi di investimento stabiliti nel Libro bianco, con il fine ultimo di consentire alle imprese innovative di prosperare. A luglio ha poi presentato il Pacchetto sull’industria chimica e adotterà prossimamente il Pacchetto digitale.
Con tutte queste iniziative, la Commissione punta ad arrivare, entro la fine del mandato, ad una riduzione complessiva del 25% dei costi amministrativi, che sale al 35% per le PMI.