Revisione PNRR: in arrivo un nuovo bonus auto

Foto di Obi - @pixel9propics da UnsplashCon la quinta revisione del PNRR, trasmessa alla Commissione Europea lo scorso 21 marzo e presentata il 19 maggio alla Cabina di regia PNRR, è stato introdotto un nuovo ecobonus auto rivolto a famiglie a basso reddito e microimprese, che incentiva la rottamazione delle auto inquinanti. Sul piatto quasi 600 milioni di euro. 

Cosa prevede la quinta revisione PNRR

Il Governo ha infatti deciso di aggiornare una parte del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per adeguarlo a obiettivi più realistici, dato che alcuni traguardi previsti non risultano più raggiungibili. Tra questi, la misura M2C2 - 4.3.1 che stanziava 597 milioni di euro per l’installazione di oltre 20mila colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici entro il 2026

Dal momento che i bandi legati a questo investimento PNRR non hanno suscitato l’interesse atteso e sono andati quasi del tutto deserti, con questa quinta revisione del Piano il Governo ha stabilito che i 597 milioni di euro rimasti inutilizzati siano indirizzati al nuovo incentivo per la rottamazione delle auto termiche, al fine di sostituirle con quelle elettriche. 

“Questa scelta”, si legge nel documento di revisione, “va nella direzione di sostenere il comparto dei veicoli a zero emissioni, mantenendo alta l’ambizione del Piano nel contribuire al raggiungimento degli obiettivi strategici di decarbonizzazione, nonché concentrando lo sforzo, principalmente, nelle aree urbane notoriamente interessate dalle alte concentrazioni di anidride carbonica”. 

Al momento, non si conoscono ancora i dettagli sulla partenza delle nuove agevolazioni, anche perché la revisione del PNRR necessita dell’approvazione di Bruxelles. Si è fatta però già sentire la soddisfazione di Motus-E, l’associazione di categoria che rappresenta l’industria italiana della mobilità elettrica, che nell’esprimere l’approvazione della nuova misura ha però anche sottolineato l’importanza di attuare con rapidità il nuovo Ecobonus per la rottamazione dei veicoli inquinanti per non minare l’efficacia dello strumento e per scongiurare ripercussioni negative sul settore. 

Ecobonus rottamazione auto termiche: cosa prevede il nuovo Investimento M2C2 4.3.2

Più in dettaglio, il nuovo strumento M2C2 Investimento 4.3.2 - “Programma di rinnovamento della flotta di veicoli privati e commerciali leggeri con veicoli elettrici” consiste in un programma di rottamazione delle auto che prevede la cessione di un veicolo a combustione interna e la sua sostituzione con un veicolo a zero emissioni di nuova acquisizione. 

I contributi sono destinati a persone fisiche, residenti nelle aree urbane funzionali e nel rispetto di specifiche soglie di ISEE, per l'acquisto di veicoli privati (categoria M1) a emissioni zero e a microimprese con sede legale in aree urbane funzionali per l’acquisto di veicoli commerciali (categorie N1 e N2) a emissioni zero. Secondo quanto riferito da Repubblica, la soglia ISEE sarebbe pari a 40mila euro, con distinzioni nell’ammontare dell’agevolazione tra chi ha un ISEE fino a 30mila euro (che riceverebbe 11.000 euro di incentivi) e chi si trova nella fascia tra 30mila e 40mila euro di reddito (cui andrebbero 9.000 euro di contributi). 

I vantaggi per il clima e per l’ambiente, si sottolinea nel testo della proposta di revisione del PNRR, saranno immediati, dato che l’obiettivo finale della misura è incentivare la sostituzione di oltre 39.000 veicoli inquinanti con altrettanti veicoli elettrici, al fine di “favorire una drastica riduzione delle emissioni di CO2 nel settore dei trasporti (che oggi incide per circa un quarto sui gas serra nazionali)”. La misura, si legge ancora nel documento, “migliorerà la qualità dell’aria nelle nostre città, eliminando emissioni di ossidi di azoto e polveri sottili dallo scarico dei mezzi obsoleti”. Secondo le stime del Governo, infatti, ogni auto elettrica in più sulle strade significa circa 1,5 tonnellate di CO₂ in meno all’anno e aria più pulita per tutti: un duplice beneficio ambientale e sanitario. 

Ecobonus auto, gli incentivi degli ultimi anni

La nuova misura presentata nell’ambito della proposta di revisione del PNRR si inserisce in un preciso filone di incentivi auto che i diversi Governi che si sono susseguiti hanno previsto per agevolare la transizione dalle auto termiche a quelle più ecologiche. 

Tra tutti, il più noto è il cosiddetto Ecobonus auto che, introdotto con la Legge di Bilancio 2019 e rifinanziato negli anni successivi, ha predisposto un sistema di incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici e plug-in hybrid (estesi tra il 2020 e il 2021 anche alle auto euro 6). Tale sistema prevede dei contributi che variano in base alla fascia di emissioni del veicolo e alla presenza o meno di una rottamazione, nonché in relazione al prezzo di acquisto. 

Se si pensa che l’Ecobonus auto non è stato rinnovato per il 2025 (come riferito dal ministro Adolfo Urso in occasione del tavolo automotive dello scorso marzo), il nuovo investimento PNRR M2C2 4.3.2 acquisisce un’importanza ancora maggiore, così come la necessità di darne attuazione in tempi brevi. 

Leggi questo articolo per approfondire il funzionamento dell’ultimo Ecobonus auto 2024

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